Santiago Calatrava: biografia

breve ricerca con la biografia e con piccola analisi di dieci delle sue opere. Biografia di Santiago Calatrava (5 pagine formato pdf)

Appunto di arwen297

SANTIAGO CALATRAVA: BIOGRAFIA

Biografia: Santiago Calatrava nasce il 28 Luglio 1951 a Benimént, vicino Valencia.

Qui frequenterà la Scuola di Arti e Mestieri e la Scuola di Architettura, dopo aver conseguito nel 1975 una prima Laurea, si iscrive alla Scuola Politecnica Federale di Zurigo per studiare Ingegneria Civile. In questi anni subirà l’influenza dello svizzero Le Corbusier la cui cappella Notre Dame du Haut gli permette di esaminare e comprendere come generare forme complesse in Architettura. Apparirà sullo scenario internazionale nel momento in cui il rapporto e la disciplina Ingegneria-Architettura vive una crisi profonda.
Tra gli anni ‘60 e ‘70 il mondo dell’ingegneria si scinde e si settorializza sempre di più tra Hight-tech, la serialità, la ripetitività, l’industrializzazione e la prefabbricazione. Dall’altra parte l’Architettura in campo progettuale si divide in diverse correnti: post-moderno, neo-storicismo, neorazionalismo.

Architettura degli anni 60 e 70: riassunto


SANTIAGO CALATRAVA OPERE

Nel corso degli anni avviene una segmentalizzazione del sapere che provoca una scissione sempre più vidente tra il mondo dell’Ingegneria e quello dell’Architettura. L’Architetto rimane un “semplice” designer che interviene a cose fatte per donare al fabbricato una commestibilità sul mercato.
In questo clima, di vera e propria transizione, muove i primi passi questo giovane e dotato architettoingegnere con la vocazione per le arti plastiche.
Nel suo DNA si rintracciano i codici genetici di Pier Luigi Nervi, Maillart, Torroya, Buckminster Fuller, Mollino, tutta la grande tradizione ingegneristica spagnola insieme a quella tardo-ottocentesca francese che vedono il cemento-armato e il ferro dei fratelli Perret e Frassynet ma anche l’altissimo insegnamento della scuola degli ingegneri italiani degli ultimi ‘50 anni.

Aldo Rossi: architettura e progetti


ARCHITETTURA CALATRAVA

Calatrava scardina il classico modo di vedere l’architettura, ribalta il problema strutturale: alla massa che agisce sulla struttura sostituisce la scomposizione delle forze. La forma diviene quindi la più semplice ed essenziale possibile; quella in cui si distribuiscono le forze normali, il taglio, la flessione. Di qui l’assoluta importanza della sezione trasversale dei suoi progetti, mediante la quale è possibile capirne tutta la genesi, e se per Nervi la sensibilità estetica è anche la sensibilità statica, Calatrava va oltre:
- Le sue strutture sono in equilibrio dinamico;
- La Statica è vista come una parte della dinamica e delle forme in movimento.

Architettura del primo Novecento, riassunto


OPERE DI CALATRAVA

Le sue architettura cristalizzano il movimento in un attimo preciso, quello poco prima del crollo o del ribaltamento, rievocano complessi macchinari fermi e pronti a ripartire o un felino in agguato. In ogni caso un movimento. Riporta così l’Architettura ad essere protagonista della complessità statico strutturale. Oltre a questo in Calatrava si uniscono una passione per le leggi di aggregazione della natura.  Per quanto riguarda il rapporto con il contesto, ogni suo progetto è unico in quanto al rapporto che la struttura ha con ciò che lo circonda, diventando un riferimento e o un simbolo per il territorio. I materiali preferiti sono il cemento armato e l’acciaio, il continum spaziale è garantito spesso e volentieri da un’unica gettata che va a riempire un’unica e grande cassaforma; mentre invece per le strutture più leggere o a sbalzo opta per l’acciaio.