Il passaggio dal latino alle lingue romanze

riassunto dell'evoluzione del latino nelle lingue romanze. Sintesi del capitolo 7 del "Manuale di linguistica e filologia romanza" di Renzi e Andreose (5 pagine formato doc)

Appunto di robinjane
Il passaggio dal latino alle lingue romanze.
Il latino, prima del latino. La linguistica storico-comparativa raggruppa le lingue tramite leggi fonetiche in modo ricostruttivo cioè stabilendo per via ipotetica lo stato precedente a quello delle lingue osservate, dal punto di vista fonetico, morfologico, sintattico e semantico. Si punta a ricostruire il protoindoeuropeo. La romanistica congiunge e usa leggi fonetiche per congiungere diacronicamente le lingue romane con il latino.

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L'' indoeuropeo viene dall'India (e altri paesi dell'Asia) e dall'Europa.
Sottofamiglie dell'indoeuropeo sono: germanico, slavo, baltico (oggi lituano e lettone), celtico (gallico continentale, impero romano, estinto, britannico insulare in galles, gaelico in Irlanda e in Scozia), ellenico (oggi greco moderno o neogreco), albanese (antico tracico, illirico), armeno, iranico (tra cui persiano), indiano (vedico e sanscrito antichi, oggi zingaro e altre), italico (diversi rami tutti estinti: umbro, sannitico, osco, ecc.; il latino è proseguito nelle lingue romanze).

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Le famiglie dell'indoeuropeo antiche ed estinte sono: ittita (Asia minore), tocario (Turkestan cinese), paleoveneto o venetico (da non confondere col dialetto veneto odierno che è una continuazione del latino) che è una lingua preromana.

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