Saggio breve sulla figura di Ulisse

Saggio breve su Ulisse in riferimento a Foscolo, Pavese, D'Annunzio e Dante (2 pagine formato doc)

Appunto di dontknow95

SAGGIO BREVE ULISSE

Ulisse: sintesi dell’uomo. La figura di Odisseo è stata continuamente ripresa nella storia della letteratura italiana, costituisce infatti uno dei personaggi prediletti dai poeti, i quali ne mettono così in risalto caratteristiche e aspetti sempre nuovi.

Sarebbe dunque naturale chiedersi il motivo per cui numerosi artisti hanno focalizzato la loro attenzione su questo individuo: Ulisse rappresenta l’essere umano in quanto tale, nel quale ognuno può ritrovarsi almeno in parte, dal momento che in esso comprende qualità che gli appartengono, e ciò ha spinto i poeti a soffermarsi sull’analisi di tale figura. D’altronde è proprio questo il ruolo occupato dal personaggio nell’Odissea, visto come colui che simboleggia l’uomo con tutti i suoi pregi e difetti.

Ulisse dantesco: saggio breve

ULISSE DANTESCO: COMMENTO

Non è un caso che Ugo Foscolo si sia paragonato ad Odisseo: “onde non tacque/le tue limpide nubi e le tue fronde/l'inclito verso di colui che l'acque/cantò fatali , ed il diverso esiglio/per cui bello di fama e di sventura/baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.”¹ difatti, tra gli innumerevoli personaggi che avrebbe potuto prendere come esempio, scelse proprio Ulisse, in quanto exemplum per eccellenza, simbolo dell’umano, uomo che, legato al mare e soprattutto alla propria patria, dimostra quindi di avere delle forti passioni, caratteristiche prettamente appartenenti all’individuo, nelle quali Foscolo si ritrova perfettamente.

L’uomo è mortale e questo lo differenzia sicuramente dagli dei, i quali sono immortali; tale aspetto si rivela fondamentale nel personaggio omerico, infatti l’essere umano, in quanto cosciente della brevità della vita, non può far altro che sfruttarla al meglio e assaggiare quanto può dell’immenso mondo che lo circonda, spinto dalla ricerca del nuovo. Ulisse ha certamente in sé questi connotati che Cesare Pavese evidenzia: “Circe: Sì. Qualcuno di loro sa ridere davanti al destino, sa ridere dopo, ma durante bisogna che faccia sul serio o che muoia. Non sanno scherzare sulle cose divine, non sanno sentirsi recitare come noi.

Tema su Ulisse

FIGURA DI ULISSE NELLA DIVINA COMMEDIA

La loro vita è così breve che non possono accettare di far cose già fatte o sapute. Anche lui, l’Odisseo, il coraggioso, se gli dicevo una parola in questo senso, smetteva di capirmi e pensava a Penelope. [.....] Ah Leucò, non volle nemmeno diventare un dio, e sai quanto Calipso lo pregasse, quella sciocca. Odisseo era così, né maiale né dio, un uomo solo, estremamente intelligente, e bravo davanti al destino.”², lo raffigura dunque come un personaggio estremamente devoto alla sua vera ed imprescindibile natura: quella umana. Per poter comprendere ciò che veramente caratterizza l’essere umano in quanto tale è necessario individuare quell’elemento che distingue l’uomo dagli altri mortali (come animali o piante): questo non può che essere l’intelletto, il quale secondo la dottrina aristotelica è quella facoltà dell'anima umana che può cogliere l'intelligibile nelle cose date ai sensi. L’intelletto, proprio solamente dell’essere umano, è quindi ciò che spinge l’uomo alla sete di conoscenza, come afferma anche Samuel Johnson: “La curiosità è una delle caratteristiche più certe e sicure di un intelletto attivo”, oltre allo stesso Aristotele:”Il fine ultimo e' il piacere dell'intelligenza”, ed è soprattutto quello che Ulisse rappresenta, in quanto unico elemento che contraddistingue l’uomo per la sua vera natura.