Psicologia sociale: gli atteggiamenti

Le persone, oltre a conoscere il proprio mondo lo valutano percui gli atteggiamenti, le impressioni che ci si forma circa le altre persone, la reputazione di cui esse godono sono elementi che possono aiutare a capire il giudizio sociale e quindi i comportamenti dell’attore sociale. (4 pagine formato doc)

Appunto di angela1502
Il termine atteggiamento è stato utilizzato per la prima volta nella ricerca di due sociologi, Thomas e Znaniecki, nel 1918, i quali lo definirono come un processo della coscienza individuale che determina l’azione. Gli atteggiamenti possono essere inclusi nei valori sociali: infatti, gli atteggiamenti vengono concepiti come relativi ad un singolo oggetto mentre i sistemi di valore sono degli orientamenti verso intere classi di oggetti. Gli atteggiamenti individuali sono spesso organizzati entro un sistema di valori.
La prima definizione di atteggiamento (piuttosto generica) fu quella di Gordon Allport, il quale lo considerava uno stato mentale o neurologico di prontezza, organizzata attraverso l’esperienza, che esercita un’influenza direttiva o dinamica sulla risposta dell’individuo nei confronti di ogni oggetto o situazione con cui entra in relazione. Questa definizione mette in evidenza il fatto che si parla di uno stato non direttamente osservabile e che si tratta di una variabile che interviene fra lo stimolo e la risposta. La concezione tripartita degli atteggiamenti ha conosciuto una particolare diffusione e si basa sul concetto che l’atteggiamento è un costrutto psicologico costituito da 3 componenti di natura diversa: 1- componente cognitiva (le informazioni e le credenze che gli individui possiedono a proposito dell’oggetto a cui si volge l’attenzione); 2- componente affettiva (la reazione emotiva che l’oggetto suscita); 3- componente comportamentale (l’azione di avvicinamento o esitamento rispetto all’oggetto). La componente più studiata è stata sicuramente quella affettiva..