Francesco Jovine - La Signora Ava

Recensione libro La Signora Ava. (2 pagine formato doc)

Appunto di mariellatenaglia
Nel romanzo “La signora Ava”, Jovine, l’autore, mette in scena una famiglia, i De Risio, di Guardalfiera, un paese molisano.
Essi vivono in un palazzo antico, i componenti della famiglia sono Don Beniamino, lo zio prete che detiene il potere economico, Don Eutichio, con la moglie, il colonnello, più aperto mentalmente, infatti, insegna, ai giovani, non solo i classici, ma anche come guardare il futuro

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Don Matteo Tridone, che aiuta il colonnello, egli è un prete popolano, povero, generoso, protettore dei deboli; Antonietta De Risio, erede della casata, che è in collegio dalle suore, a Termoli, per curarsi, ed essa è compagna di giochi, fin da bambina, di Pietro Veleno, un servitore di casa De Risio, il quale è affascinato dalla stessa Antonietta, ignorando l’innamorata Carmela, la quale dovrebbe sposare. Pietro e Antonietta sono i veri protagonisti della storia, si ritrovano a seguire il loro destino, andando contro le ideologia sociali e religiose.

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Ciò che viene messo in rilievo, è l’ambiente sociale, politico, economico, religioso: la natura è selvaggia, c’è miseria, difficoltà.
Il romanzo è diviso in due parti, la prima rappresenta la vita quotidiana, con occupazioni, storie intrecciate, ma con tranquillità. Questa prima parte raffigura il momento statico della realtà molisana, con struttura socio-economica di tipo feudale.

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La seconda parte è, invece, più movimentata: la storia sconvolge il ritmo di vita degli abitanti, si sente, sullo sfondo, l’impresa di Garibaldi, si sa che c’è guerra, i giovani partono, si è in ansia per i propri beni,ci sono scontri, inseguiti e inseguitori.