Battaglia di Maratona: riassunto

Le "Storie" di Erodoto, libro 6, capp. 102-120 sulla Battaglia di Maratona. Riassunto della Battaglia di Maratona di Erodoto (2 pagine formato docx)

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BATTAGLIA DI MARATONA RIASSUNTO

Battaglia di Maratona (Erodoto, Storie, VI 102-120).

Dopo aver conquistato Eretria ed essere rimasti lì per qualche giorno, i Persiani navigarono verso l’Attica, per fare ad Atene ciò che avevano fatto ad Eretria, e, su consiglio di Ippia, sbarcarono a Maratona, ritenuta zona adatta a operazioni di cavalleria.
Informati, gli Ateniesi, si diressero verso Maratona, guidati da 10 strateghi, di cui il decimo era Milziade. Erodoto fa una piccola digressione parlando di come il padre di Milziade, Cimone, fu esiliato da Pisistrato e di come dopo la seconda vittoria olimpionica, ebbe la possibilità di tornare in patria, cedendo il titolo di vincitore a Pisistrato.
Dopo essere tornato in patria, Cimone, riportò una terza vittoria olimpica, ma fu ucciso di notte per volere dei figli di Pisistrato, fu sepolto fuori dalla città, nella cava, e di fronte a lui le cavalle vincitrici di tre Olimpiadi.

La Battaglia di Maratona: versione di greco

BATTAGLIA DI MARATONA IN BREVE

Milziade fu eletto stratega dagli ateniesi, per elezione del popolo, dopo essere tornato dal Cheroneso, sfuggito da 2 accuse da parte dei Fenici, i quali volevano catturarlo e condurlo dal Re, accusandolo di tirannide.
Giunti a Maratona, gli Ateniesi non vogliono attaccare subito e mandano a Sparta Filippide, il quale giunse nella città il giorno successivo. Qui chiede ai magistrati spartani di andare in aiuto agli ateniesi; gli spartani accettano di aiutarli, ma dissero di non poterlo fare subito, per non trasgredire la legge, in quanto, essendo il nono giorno del mese, avrebbero dovuto aspettare il plenilunio per mettersi in marcia.
Intanto, Ippia guida i barbari a Maratona e Erodoto racconta di come, nella notte precedente, Ippia sognò di dormire insieme alla madre e derivò da tale sogno che, dopo essere rientrato ad Atene e aver recuperato il potere, sarebbe morto di vecchiaia nella sua patria. Mentre faceva disporre le navi e l’esercito a Maratona, starnutì e tossì talmente forte da sputare un dente, che cadde nella sabbia e, non riuscendo a ritrovarlo, Ippia affermò che quella terra non sarebbe mai potuta essere assoggettata dai Persiani, dichiarando così realizzata la propria visione.

BATTAGLIA DI MARATONA ERODOTO RIASSUNTO

Intanto i Plateesi accorsero in aiuto degli Ateniesi, in forza del loro patto di alleanza, per il quale avevano già affrontato per gli Ateniesi altre imprese. Erodoto racconta come essi giunsero a fare questa alleanza: inizialmente i Plateesi volevano allearsi con Cleomene, quindi con Sparta, ma questi risposero loro che, abitando lontano, l’alleanza non sarebbe stata efficace per i Plateesi e consigliano loro di fare piuttosto dedizione agli Ateniesi. Erodoto racconta come gli Spartani diedero questo consiglio non per benevolenza verso i Plateesi, ma perché volevano che gli Ateniesi trovassero difficoltà, impegnandosi con i Beoti.
Di fatti, i Plateesi fanno questa alleanza con gli Ateniesi. Saputo ciò, i Tebani marciano contro Platea e gli Ateniesi accorrono in aiuto, ma, proprio mentre stavano per iniziare la battaglia, i Corinzi si posero in mezzo e cercarono di riconciliarli. I Corinzi allora se ne andarono e, mentre anche gli Ateniesi se ne andavano, i Beoti li assalirono e furono sconfitti.