Mendel e la genetica: spiegazione di biologia

Spiegazione semplice della genetica di Mendel e l'ereditarietà dei caratteri (2 pagine formato doc)

Appunto di carloolderico

MENDEL E LA GENETICA: SPIEGAZIONE

La riproduzione è l'evento fondamentale che ha reso possibile la continuità della vita per più di 3 miliardi di anni.

Generazione dopo generazione, sono state trasmesse ai figli le informazioni genetiche necessarie per la nascita, la crescita e la somiglianza ai propri genitori. Lo studio della genetica e dell'ereditarietà dei caratteri ha avuto un inizio piuttosto recente, infatti i primi esperimenti furono eseguiti solo all'inizio del ‘900. Un monaco austro-ungarico ( Brno, Repubblica Ceca) Gregor Johann Mendel diede il via a numerosi esperimenti sulla genetica utilizzando delle piante di piselli.
Scelse questa pianta non per caso, ma perché era facilmente reperibile in commercio e perché aveva una crescita rapida permettendo l'osservazione di molte generazioni. Sperimentazione impossibile attraverso l'osservazione delle generazioni umane.

MENDEL GENETICA: SPIEGAZIONE SEMPLICE

Mendel attraverso le sue osservazioni chiamò le piante che conservavano sempre gli stessi caratteri di generazione in generazione, linee pure.
Soprannominò, i due fiori genitori "Generazione P" cioè generazione parentale e la generazione filiale, (in questo caso la prima) "Prima Generazione F1". Le generazioni successive venivano soprannominate "Generazione F2/F3/F4" e così via.
I caratteri ottenuti dagli incroci di due linee pure furono chiamati "Dominanti", mentre i caratteri che scomparivano nella prima e comparivano nella seconda generazione (F2) venivano chiamati "Recessivi".

Leggi di Gregor Mendel: riassunto


MENDEL LEGGI

Legge della segregazione: ogni individuo ha copie di fattori per ogni unità ereditaria e i membri di una coppia si segregano nella formazione dei gameti.
Detto questo, Mendel intuì l'esistenza di cellule aploidi e diploidi e dei cromosomi omologhi.
Capì inoltre che nei gameti erano presenti solo la metà dei cromosomi presenti nelle altre cellule del corpo. Questa sua intuizione è dimostrabile scientificamente, infatti durante l'unione dei gameti, seguita dalla fecondazione dello zigote si uniscono la metà dei cromosomi âÃ?â?¢Ã?â?¬ e la metà dei cromosomi âÃ?â?¢Ã?â??, in modo tale da dare allo zigote, lo stesso numero di cromosomi che possiedono i genitori nelle loro cellule. Questa è una caratteristica della riproduzione sessuata che garantisce la biodiversità, infatti non esiste nessun essere vivente che abbia il DNA uguale ad un altro.
Queste caratteristiche genetiche vengono chiamate "Geni".