Storia dell'architettura carolingia

Appunti dell'esame di storia dell'architettura 1 (prof. Ortolani - Bari )sull'architettura medioevale: l'architettura carolingia.(5 pagine, formato word) (0 pagine formato doc)

Appunto di virginia
Per architettura carolingia si intende la produzione architettonica promossa da Carlo Magno e dai suoi diretti successori; ma il termine viene esteso a comprendere le manifestazioni architettoniche della fine del sec Virginia Stasi virginia@studenti.net ARCHITETTURA CAROLINGIA Carlo Magno aveva una concezione unitaria dello stato, diretta a realizzare l'unificazione spirituale, culturale e materiale dell'Europa.
La volontà è dell'imperatore, detentore di un potere che gli viene direttamente da Dio, in quanto egli è il vicario di Cristo in terra (carattere sacerdotale della monarchia). Tutto ciò si riflette nell'architettura, con speciale impronta nelle funzioni e nella forma (vedi il Westwerk).
In ambito culturale vi era lo studio della letteratura classica e paleocristiana, per meglio interpretare i testi sacri, la lotta alle eresie, la riforma della scrittura, l'unificazione liturgica, il testo unico per i libri sacri e la riorganizzazione dell'insegnamento nelle scuole vescovili. L'attività costruttiva dell'impero è massima tra il 768 e l'855. 27 nuove cattedrali, 417 monasteri e 100 palazzi. Per architettura carolingia si intende la produzione architettonica promossa da Carlo Magno (il cui lungo regno va dal 768 all'814) e dai suoi diretti successori; ma il termine viene esteso a comprendere le manifestazioni architettoniche della fine del sec VIII e del sec IX nell'Europa occidentale. L'aspetto più evidente è la deliberata ripresa dei modi tardo-antichi e delle forme classicheggianti, l'imitazione delle forme e dei monumenti romani. L'a.c. ha uno sviluppo ed un'omogeneità che affondano le proprie radici negli investimenti artistici e culturali della corte, e nel fatto che un ristretto gruppo di persone controllava le abbazie e quindi i principali centri di produzione culturale dell'epoca. Fu intensa la creazione e la ricostruzione di residenze reali, legate alla mobilità della corte, e di centri monastici, mezzi di controllo e dominio nelle terre conquistate, centri di elaborazione e diffusione culturale, strumenti di una politica unificatrice. Numerosi caratteri dell'a.c. derivano dagli esempi di Roma costantiniana: l'abbandono dei modelli orientali e l'adozione del modello basilicale con transetto continuo (Saint-Denis consacrata nel 775; Fulda consacrata nell'818). Anche la riforma liturgica che consisteva nell'adozione della liturgia romana e nell'organizzazione della vita in comune dei religiosi, ebbe conseguenze importanti nella fisionomia dei nuovi edifici. Altro elemento innovatore è il Westwerk (o massiccio occidentale o triturrium), massiccia costruzione a più piani addossata all'estremità occidentale dell'edificio culturale: comprende un atrio a tre navate, sormontato da una tribuna a pianta centrale aperta verso la navata e circondata da un deambulatorio a due piani; dall'esterno appare come una possente costruzione coronata da tre torri, una centrale che sormonta la tribuna e due laterali che contengono le scale (Cappella Palat