Neoclassicismo: Canova e David

Riassunto e caratteristiche del Neoclassicismo e le opere dei suoi maggiori esponenti: Antonio Canova e Jacques-Louis David (8 pagine formato doc)

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NEOCLASSICISMO: CANOVA E DAVID

Neoclassicismo: Canova e David.

Dal rinascimento si sviluppò una forte passione per l’antico che continuò durante l’Illuminismo per approdare al Neoclassicismo: nasce il desiderio di poter possedere pezzi antichi originali o riproduzioni di sculture classiche.  Il Neoclassicismo rifiuta gli eccessi del Barocco e del Rococò, forme artistiche ricche di ghirigori e arzigogoli; esso è espressione di un ritorno alla classicità, viene guardata con ammirazione l’arte antica e soprattutto quella greca.
In questo periodo viene intrapreso lo studio sull’antico che portò a scoperte archeologiche quali il ritrovamento delle città di Ercolano e Pompei, scomparse in seguito all’eruzione vulcanica del 79, che offrirono una straordinaria abbondanza di oggetti antichi.
Il movimento neoclassico ebbe come sede privilegiata Roma, fonte inesauribile di ispirazione classica: il suo massimo teorico fu il tedesco Winckelmann (1717/1768).
Egli lavorò come bibliotecario e si appassionò alla lettura, anche quando giunse a Roma ricoprì la carica di bibliotecario e successivamente fu al servizio di uno dei maggiori collezionisti del tempo, qui poté terminare la sua opera: “Storia dell’arte nell’antichità”, per la prima volta la storia dell’arte antica veniva studiata sia dal punto di vista cronologico, sia dal punto di vista estetico. Winckelmann scrisse anche un’altra opera: “Pensieri sull’imitazione dell’arte greca” che costituisce la prima teorizzazione del Neoclassicismo, in esse Winckelmann parte dal presupposto che il buon gusto aveva avuto origine in Grecia, pertanto come disse Winckelmann “l’unica via per divenire grandi è l’imitazione degli antichi”; imitazione è cosa diversa dalla copia: imitare vuol dire ispirarsi ad un modello, copiare prevede la realizzazione di un’opera identica. Egli ritiene che l’opera d’arte debba essere espressione del bello ideale, raggiungibile scegliendo le parti più belle della natura e fondendole assieme.

Neoclassicismo e Romanticismo in arte

NEOCLASSICISMO ARTE

Per quanto riguarda la scultura Winckelmann consiglia di imitare l’Antinoo del Belvedere e l’ Apollo del Belvedere, in quanto fissò in questi modelli il limite tra il bello umano e quello divino. Egli sostiene che "l’espressione delle figure greche per quanto agitate da passioni, mostrano sempre un’anima grande e posata”.
Per quanto riguarda la pittura poiché ciò che si conosceva a Roma della pittura greca era solamente imitazione, Winckelmann consiglia di prendere come esempio l’operato degli artisti nella Roma di Leone X, e soprattutto Raffaello.

Durante l’Illuminismo si era diffuso l’ideale che essendo tutti gli uomini dotati di ragione essi sono tutti uguali e ugualmente liberi, con il Neoclassicismo nasce l’ideale della necessità della guerra per raggiungere la libertà, che vede al comando un eroe, questo era stato individuato in Napoleone che però ben presto si mostrò come un despote, questo periodo prende il nome di Neoclassicismo imperiale.

NEOCLASSICISMO: ANTONIO CANOVA

SCULURA: Canova. Il maggior scultore italiano del periodo napoleonico fu Antonio Canova (1757/ 1822), egli si formò a Venezia dove frequenta l’Accademia di nudo imparando a conoscere il corpo umano, abituandosi a trasfigurare il vero nelle forme classiche. Ritroviamo in Canova l’amore per la natura e il suo superamento nell’ideale, che la trasforma in bellezza.
TESEO SUL MINOTAURO
SOGGETTO: la prima opera che Canova realizzò una volta giunto a Roma fu “Tèseo sul Minotauro” . L’eroe è seduto sul corpo del mostro che ha ucciso, è rappresentato dopo la lotta, la rabbia e la furia sono ormai passate; l’eroe simboleggia la vittoria della ragione sull’irrazionalità bestiale.
COMPOSIZIONE: l’opera è in marmo, unico materiale che Canova riteneva adatto alla scultura, in quanto poteva rendere al meglio la morbidezza e la flessibilità della carne, affinché queste caratteristiche fossero esaltate maggiormente Canova utilizzò la tecnica della GANOESIS , tecnica di rifinitura che prevedeva il passaggio di un sottilissimo strato di cera rosata sulla scultura per dare l’effetto della pelle.

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