Pop Art e Andy Warhol

Breve riassunto del movimento che si sviluppa nella seconda metà del Novecento. Pop art inglese, pop art americana, pop art italiana e Andy Warhol (4 pagine formato doc)

Appunto di shitdisco

POP ART E ANDY WARHOL

La Pop Art.

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il centro dell’arte moderna si trasferisce da Parigi a New York, che diventa la casa degli artisti dadaisti e surrealisti.
Tra questi dobbiamo nominare Robert Rauschenberg (1925), che da pittore d’espressionismo astratto divenne il padre della Combine-Painting. L’altro pittore è Jasper Johns (1930), che riproduce su tela la bandiera americana e la propone come opera d’arte.
Tutte queste arti, che si spinsero per un decennio, erano solo un anticipo di una nuova e rivoluzionaria corrente artistica, la Pop Art.                  
  La Pop Art si rivolgeva ad un pubblico di massa, e, infatti, Pop è l’abbreviazione di popular. Un tipo di arte nuova, che nasceva da una cultura giovanile e richiama l’attenzione sull’esperienza della vita quotidiana. Popular  in un caso come questo non significa popolare, ma sta a indicare un’informazione visiva filtrata, assimilata e trasmessa alla massa. Il successo della Pop Art, forse perché indirizzato al popolo, è stato grande: ha influito sul costume e sulla vita quotidiana più di qualsiasi altro movimento di questo secolo.

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POP ART CARATTERISTICHE

A quest’arte innovativa non è possibile assegnare il nome di avanguardia perché non ha manifesto né programma ideologico e/o artistico. Fu  anche questo clima di “indifferenza” a favorire l’arte del popolo: non si poteva dire se fosse ironica, critica, consenziente o favorevole alla società dei consumi. Non si poteva nemmeno dire se fosse un’arte realista o astratta. Un critico americano, Lucy Lippard, assicura che “ la Pop Art è la conseguenza di un ventennio d’arte astratta e quindi, nonostante la presenza di emblemi figurativi, il modo di comporre, l’amore per i colori piatti e le cromie violente e industriali, sono tipicamente astratti.

POP ART RIASSUNTO

La Pop Art in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Quella della Pop Art può essere definita come una doppia nascita divisa dall’Atlantico: è comparsa in Inghilterra e rinata in America. Le primissime manifestazioni di quest’arte che rappresentavano una società da poco uscita dalla guerra si tennero in Inghilterra. Famosa è la mostra intitolata “This is tomorrow”, questo è il domani che voleva fare il punto sulla situazione e vita contemporanea. Gli artisti più importanti di questa prima arte popolare erano Richard Hamilton, Eduardo Paolozzi, Peter Blake. In particolare un’opera di Hamilton, un collage fotografico intitolato “E’ proprio questo che rende le case d’oggi così particolari, così attraenti?” offriva tematiche che poi sarebbero state riprese da altri artisti inglesi. Blake si appropriò dell’immaginario popolare, Paolozzi dei colori e dei materiali industriali, Tilson delle parole ingrandite, Jones del fumetto, ecc… L’arte inglese però non fu capace di dare alla Pop Art l’effetto scandalistico americano.
Quello americano fu un successo del tutto diverso da quello inglese. Gli artisti di Pop Art diventavano personaggi alla moda al pari dei veri e propri attori, e venivano fotografati e messi su rotocalchi come dive. Ma i più importanti artisti Pop sono sicuramente, per Lucy Lippard, pochi: Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, Tom Wesselman e James Rosenquist. Tra questi il più famoso è sicuramente il primo. Andy Warhol (1930-1987) è l’artista Pop più famoso e chiacchierato, ma anche quello più radicale. L’apice del suo successo lo raggiunse quando si staccò da uno stile simile a quello di Lichtenstein per fotografare ciò che gli interessava. L’artista si occupò anche di cinema. Roy Lichtenstein all’inizio fece molto scalpore coi suoi fumetti, che erano l’ingrandimento delle stripes. Ma la sua tecnica di pittura, le sue puntate esplosive, la fine “citazione”di alcuni artisti si sono imposte come commenti e vere e proprie meditazioni sul mondo dell’immagine moderna. La realtà dell’uomo contemporaneo si vive forse più attraverso il filtro dell’immagine stampata che in prima persona; così come le Marilyn Monroe e Jacqueline Kennedy di Warhol sembrano consumarsi, i fumetti di quest’artista diventano riproduzioni tradotte della realtà.

POP ART ITALIANA

La Pop Art in Italia. Tranne che in gran Bretagna, in Europa non esiste un corrispettivo della Pop americana. Meritano però di essere ricordati alcuni pittori italiani, soprattutto romani, che hanno rappresentato una delle voci più vitali della nostra pittura. Tra questi c’è Mario Schifano, che è diventato uno dei grandi ispiratori delle correnti neopittoriche italiane. Porto all’attenzione che un certo numero di artisti italiani hanno rappresentato scritte o immagini provenienti dal contesto urbano o da quello dell’informazione di massa.

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