Paradiso di Dante: schema

Schema sul Paradiso della Divina commedia di Dante Alighieri: similitudini, struttura, citazioni, personaggi, particolartià e struttura (10 pagine formato doc)

Appunto di francyweb

PARADISO DANTE: SCHEMA CANTO 1

Canto 1 Paradiso.

Similitudini: 49/54. Il raggio riflesso ritorna dove il raggio diretto è venuto / Dante guarda dove guarda Beatrice, mosso dallo stesso sentimento.
Struttura: 1/36 Protasi e invocazione ad Apollo; 37/81 Transumazione e passaggio attraverso la sfera del fuoco; 82/142 Dubbi di Dante e risposte di Beatrice
Citazioni: 15. amato alloro: Daphne trasformata in alloro per essere protetta dall’amore di Apolllo [Ovidio, “Metamorfosi”]; 20.
Marsia: sconfitto da Apollo in una gara di canto, venne scorticato da lui [Ovidio, “Metamorfosi”]
17. l’un giogo di Parnaso: Cirra e Elicona, le due cime più alte del Parnaso, la prima sacra a Bacco e l’altra ad Apollo [mitologia classica]; 68. Glauco: pescatore che fu tramutato in divinità marina dopo aver mangiato dell’erba che ridava la vita ai pesci che aveva appena pescato   [Ovidio, “Metamorfosi”].
Particolarità: Invocazione ad Apollo: dio del sole (grazia di Dio)
Ineffabilità: Dante introduce il problema di ciò che non può essere definito con le parole, perché imperfette (70/72). La memoria permette, per la sua natura umana, di ricordare solo  una vaga parvenza di quello che si ha vissuto (5/9).
I 2 dubbi di Dante: 1. Natura dell’armonia provocata dalla rotazione e dalla luminosità: “Siamo in cielo, non in terra”.   2. Come ha fatto il suo corpo a varcare le sfere di aria e fuoco: “Ogni cosa è inserita in un ordine universale, specchio della creazione nella mente di Dio. La materia è imperfetta, e la  creatura stessa può essere distolta dalla tensione a Dio bramando desideri più terreni. Ma tu sei stato purificato, e dovresti sorprenderti se non salissi".
Luoghi: Paradiso terrestre, Sfera del fuoco.

Paradiso di Dante: commento

PARADISO, DANTE SCHEMA CANTO 2

Canto 2 Paradiso.
Similitudini: 23/26. Dante e Beatrice salgono in un tempo brevissimo, come il tempo in cui una freccia scocca dalla balestra.
34/36. Dante entra nella Luna con il corpo come un raggio di luce entra nell’acqua senza scomporla.
Luoghi: I cielo: Luna (spiriti mancanti ai voti)
Struttura: 1/18. Apostrofe ai lettori del Paradiso
19/42. Arrivo sul cielo della Luna, e penetrazione nel corpo lunare
Citazioni: 16. Que’ gloriosi…: gli Argonauti che , sotto la guida di Giasone, andarono nella Colchide a conquistare il vello d’oro  [mitologia classica]
18. Iason: Giasone, per prendere il vello, divenne un aratore di due tori fiammeggianti, e seminò denti di serpente dai quali nacquero uomini che si uccisero tra di loro  [Ovidio, “Metamorfosi”]
Particolarità: Apostrofe ai lettori: Dante sconsiglia ai suoi lettori meno colti il proseguimento della lettura, mentre a coloro che si sono dedicati allo studio della teologia dice di continuare tenendosi strettamente legati al testo (1/6 e 10/15). Inoltre, Dante si compiace di affrontare un argomento che nessuno ha mai affrontato prima (7), e ribadisce la protezione delle divinità classiche.
Compenetrazione nella luna: Dante non la spiega con termini pratici, ma la introduce prima con una similitudine (34/36) e poi mostrandola come un miracolo che dovrebbe accenderci ancora più forte il desiderio dentro di scoprire come è riuscita a convivere la duplice natura di Gesù, divina e umana (40/42).

PERSONAGGI PARADISO DANTE, CANTO 3

Canto 3 Paradiso.
Similitudini: 1-2. Beatrice come un sole che scalda e che illumina con verità (metafora).
10/16. Gli spiriti beati appaiono come immagini riflesse da vetri o da acque limpide, senza contorni nitidi.
86-87. CRIA: creazione di Dio, che non ha bisogno di nulla. FACE: creazione naturale, che ha bisogno di determinate condizioni per avvenire. E’ comunque tutto opera di Dio (paragone).
Luoghi: I cielo: Luna (spiriti mancanti ai voti)
Struttura: 1/33. Apparizione delle anime del I cielo.
34/108. Piccarda Donati e gli spiriti mancanti ai voti.
109/130. Costanza d’Altavilla
Citazioni:18. l’omo: Narciso, vedendo specchiato il suo viso nell’acqua, se ne innamorò, ma vedendola dissolversi ogni volta che provava a baciarla, morì di dolore [Ovidio, “Metamorfosi”]
Particolarità: Errore di Dante: è l’opposto di quello di Narciso. Infatti, mentre questi credeva che una immagine riflessa fosse reale, Dante credeva che spiriti reali fossero immagini riflesse (17-18).
Dialogo tra Dante e Piccarda: Dante fa delle domande molto ingenue e umane, incontrando anche sorrisi (25, 67). Pone tre domande all’anima beata.
Parallelo tra le cantiche: Francesca da Rimini (Inferno), Pia de Tolomei (Purgatorio), Piccarda Donati (Paradiso). Tutte e tre hanno una grande cortesia, amore e attenzione per Dante, e parlano poco di loro stesse, ma più di cose che le coinvolgono pienamente (Francesca parla dell’amore per Paolo – Pia parla del perdono verso il marito – Piccarda parla delle altre anime beate).
Personaggi: Piccarda Donati: Dante inizia da lei chiedendole il nome e la loro condizione di beatitudi- ne (40-41). Piccarda descrive gli spiriti mancanti ai voti (spiriti che non adempirono completamente le loro promesse - 55/57). Dante chiede se essi aspirino ad un livello superiore (65-66); lei spiega che sono spiriti felici del loro grado di beatitudine, perché i loro desideri sono concordi con quelli divini (73/87). Parla, su richiesta di Dante, della sua vita e, infine, presenta Costanza d’Altavilla, suora fino a trent’anni e poi strappata dal monastero (113-114) per essere moglie di Arrigo VI, da cui diede luce a Federico II (119-120). Costanza, pur avendo avuto un figlio, ha conservato il voto nel suo cuore (115/117).  

PARADISO, DANTE SCHEMA: CANTO 4

Canto IV Paradiso. Dopo la discussione con Piccarda, Dante pone due domande a Beatrice; se era giusta la teoria platonica (le anime scendevano dalle stelle e alla morte tornavano alle stelle), e perché chi ha mantenuto il voto nel suo cuore è relegato al I cielo. Beatrice, alla prima, spiega che tutte le anime soggiornano nella Candida Rosa e appaiono sui cieli solo perché lui possa comprendere i diversi gradi di beatitudine. Poi spiega la differenza tra volontà assoluta (quando una persona preferisce la morte alla mancanza dei voti) e volontà relativa (quando si accetta l’imposizione mantenendo il voto nel proprio animo);le anime hanno consentito la violenza con una volontà relativa, per evitare un male maggiore; in ogni caso, non c’è nulla che possa colmare la mancanza dei voti, perché è una promessa che vincola per tutta la vita.