LE FONTI DEL LAVORO

Appunti che trattano l'argomento delle fonti: Fonti internazionali o sovranazionali; Fonti statuali; Fonti contrattuali e/o sindacali. (3 pagine formato doc)

Appunto di ekaya
LE FONTI DEL LAVORO LE FONTI DEL LAVORO Il rapporto di lavoro trova la sua regolamentazione in una molteplicità di fonti che si sono storicamente ampliate ed evolute.
L'evoluzione della disciplina del rapporto individuale di lavoro ha seguito le grandi fasi della storia sociale e politica dell'ordinamento giuridico italiano, riflettendone i mutamenti d'impostazione e riconoscendo via via le nuove esigenze da tutelare. Le fonti che concorrono alla produzione del diritto del lavoro possono essere suddivise in tre gruppi: ?     Fonti internazionali o sovranazionali; ?     Fonti statuali; ?     Fonti contrattuali e/o sindacali. FONTI INTERNAZIONALI O SOVRANAZIONALI Va in primo luogo osservato che il carattere di fonte del diritto rispetto a tali atti è da intendere in senso del tutto particolare, in quanto la forza normativa dei relativi atti deriva pur sempre dallo Stato italiano che recepisce o dà diretta attuazione alle norme emanate dagli organi internazionali.
Occorre precisare che tale ambito ha assunto negli ultimi anni significativa rilevanza, soprattutto con riferimento al diritto comunitario. L'art. 35 della Costituzione ha provveduto a dare rilevanza internazionale alla tutela del lavoro disponendo, al comma 3, che la Repubblica “promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro”. Tra i più importanti trattati internazionali, sottoscritti anche dall'Italia ricordiamo: la Carta Internazionale del Lavoro, aggiornata dalla Dichiarazione di Filadelfia, la Carta sociale europea e Codice europeo di sicurezza sociale; non va dimenticato il Patto delle Nazioni Unite. Tra le convenzioni più rilevanti vi sono quelle stipulate dall'OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro). Il diritto comunitario europeo è costituito dal complesso di norme contenute nei trattati istitutivi delle tre Comunità Europee (CECA, Trattato di Parigi, Trattato di Roma) e dalle norme che sono emanate dagli organi comunitari. Il diritto comunitario fissa, in materia di lavoro, una serie di principi fondamentali che si possono riassumere in: ?     Libera circolazione dei lavoratori nell'ambito della CE e scambio di giovani lavoratori tra i Paesi membri; ?     Parità retributiva tra i due sessi; ?     Sicurezza dei lavoratori durante il lavoro. FONTI STATUALI L'intervento legislativo, s'impone con carattere di inderogabilità, sulle determinazioni volontarie delle parti del rapporto di lavoro, perché ha lo scopo di tutelare il soggetto più debole e di salvaguardare i valori di libertà, di dignità e di sicurezza dell'individuo. Con la Costituzione repubblicana al diritto del lavoro viene riconosciuta una rilevanza nettamente superiore rispetto alle altre branche privatistiche e il rapporto di lavoro, quale tipico rapporto di produzione, viene ad essere il rapporto interprivato di maggior rilievo sul piano costituzionale. Il lavoro nel nostro Paese costituisce il più importante fenomeno della vit