La tutela giurisdizionale dei diritti

Ci sono alcuni esempi di difesa consentita al privato (autotutela) (5 pagine formato doc)

Appunto di dommaida
Il diritto di rivolgersi agli organi all’uopo costituiti per ottenere giustizia si chiama azione, chi lo esercita attore e colui contro il quale si agisce convenuto. Questo diritto è inviolabile perché sancito dalla Costituzione, così come la possibilità di difendersi.
La Costituzione prevede anche che ai non abbienti siano assicurati i mezzi idonei per difendersi davanti a qualsiasi giudice. Vi sono vari tipi di azione: - se tra me ed un'altra persona sorge una controversia circa un diritto soggettivo a mio favore, si instaura un processo di cognizione che deve individuare il comando contenuto nella norma di diritto sostanziale applicabile al caso concreto (Tizio mi deve risarcire i danni); - il processo di esecuzione che deve realizzare il comando contenuto nella sentenza (espropriazione dei beni di Tizio, se egli non ottempera l’obbligo di risarcirmi i danni); - processo cautelare che deve conservare lo stato di fatto esistente per rendere possibile l’esecuzione della sentenza o l’accertamento che si è richiesto al giudice (impedire che Tizio si spogli dei suoi beni per non pagarmi, quindi, sequestro dei beni). L’azione di cognizione può tendere a queste tre finalità: - all’accertamento dell’esistenza o meno di un determinato rapporto giuridico incerto e controverso (sentenza di accertamento) - all’emanazione di un comando alla parte soccombente di eseguire la prestazione che il giudice riconosce dovuta all’attore (sentenza di condanna) - alla costituzione, modificazione o estinzione di rapporti giuridici. La sentenza dunque non si limita all’accertamento di una situazione preesistente o ad esprimere un comando che in via astratta era già contenuto nella norma, ma modifica la situazione preesistente (sentenza costitutiva)..