Caratteristiche dell'ambiente marino costiero
Il Mare Mediterraneo. Caratteristiche chimiche e fisiche dell'acqua di mare. Metodi per la misurazione della biomassa e produzione primaria e secondaria. Grafici esplicativi (9 pagine formato doc)
Le caratteristiche del Mediterraneo
sono quelle di essere povero di risorse (bacino oligotrofico) ma di
avere un'elevata biodiversità rispetto agli oceani.
Fino a circa 5-6 milioni di anni fa il Mediterraneo è rimasto totalmente isolato, e questo è il periodo che va sotto il nome di Regressione Messiniana, cioè un periodo in cui si ha il prevalere degli eventi di evaporazione sugli afflussi di origine pluviale o fluviale che ci possono essere. Questo ha determinato, quindi, che il Mediterraneo si sia prosciugato nel corso di milioni di anni. Logicamente a causa dell'evaporazione è rimasto uno strato di sale sul fondale marino, ed è proprio quello che ha determinato poi l'attuale salinità; essa infatti è oggi un mare più salato rispetto alla media degli oceani.
Circa 5 milioni di anni fa un forte sisma ha portato alla riapertura dello stretto di Gibilterra, immettendo un quantitativo d'acque pari circa a 1000 volte quella delle cascate del Niagara.
Lo stretto di Gibilterra ha una larghezza di circa 15km (nel lato più stresso) e una profondità di circa 300 m; questo comporta l'ingresso di acque atlantiche solo di superficie e quindi non troppo fredde, proprio per questo la T media dell'acqua, anche in profondità, non scende mai al di sotto dei 12-13° C. Quella degli oceani invece non scende mai al di sotto dei 4°C. in generale, quindi, la T minima che possiamo avere per l'acqua di mare in profondità è proprio 4°C perché è il massimo grado di densità dell'acqua, al di sotto di tale T ghiaccia e quindi diminuisce la densità e quindi va in superficie.
Questo è
dovuto essenzialmente alla sua storia geologica e quindi alle sue
modalità di formazione. Fino a circa 15-20 milioni di anni fa era un
mare aperto che faceva parte del Golfo di "Tetide" e poi il
movimento delle placche oceaniche si chiuse prima dal lato dello
stretto di Gibilterra e poi dopo alcuni milioni di anni si chiuse il
passaggio con l'indopacifico.Fino a circa 5-6 milioni di anni fa il Mediterraneo è rimasto totalmente isolato, e questo è il periodo che va sotto il nome di Regressione Messiniana, cioè un periodo in cui si ha il prevalere degli eventi di evaporazione sugli afflussi di origine pluviale o fluviale che ci possono essere. Questo ha determinato, quindi, che il Mediterraneo si sia prosciugato nel corso di milioni di anni. Logicamente a causa dell'evaporazione è rimasto uno strato di sale sul fondale marino, ed è proprio quello che ha determinato poi l'attuale salinità; essa infatti è oggi un mare più salato rispetto alla media degli oceani.
Circa 5 milioni di anni fa un forte sisma ha portato alla riapertura dello stretto di Gibilterra, immettendo un quantitativo d'acque pari circa a 1000 volte quella delle cascate del Niagara.
Lo stretto di Gibilterra ha una larghezza di circa 15km (nel lato più stresso) e una profondità di circa 300 m; questo comporta l'ingresso di acque atlantiche solo di superficie e quindi non troppo fredde, proprio per questo la T media dell'acqua, anche in profondità, non scende mai al di sotto dei 12-13° C. Quella degli oceani invece non scende mai al di sotto dei 4°C. in generale, quindi, la T minima che possiamo avere per l'acqua di mare in profondità è proprio 4°C perché è il massimo grado di densità dell'acqua, al di sotto di tale T ghiaccia e quindi diminuisce la densità e quindi va in superficie.