La gestione dei rapporti di fornitura

Le politiche di approvvigionamento: obiettivi e contenuti.La quantità dei fornitori.Single e multiple sourcing.Il vendor rating.La struttura contrattuale.I meccanismi di determinazione del prezzo della fornitura.(formato word 11 pagg.) (0 pagine formato doc)

Appunto di pibe
LA GESTIONE DEI RAPPORTI DI FORNITURA LA GESTIONE DEI RAPPORTI DI FORNITURA di Andrea Tracogna 1.
Le politiche di approvvigionamento: obiettivi e contenuti Le molteplici relazioni di fornitura che un'impresa acquirente deve gestire possono essere classificate sulla base di due dimensioni: la sostituibilità del fornitore - misurata anche dal grado di reperibilità del materiale sul mercato; l'importanza relativa del materiale acquistato all'interno del prodotto finito in cui sarà incorporato - misurata, ad esempio, dal contributo alla formazione del prezzo finale di scambio. Si ottengono, così, quattro diverse configurazioni di rapporto: Alta sostituibilità/ reperibilità Bassa sostituibilità/ reperibilità Alta importanza 2.
Enfasi sull'efficienza 4. Enfasi su stabilità ed efficienza Bassa importanza 1. Nessuna enfasi; (acquisti marginali) 3. Enfasi sulla stabilità Per materiali ad alta reperibilità e bassa importanza non si pongono problemi di approvvigionamento. Si tratta di acquisti marginali, che possono essere gestiti con le tradizionali logiche della contrattazione sul prezzo. Per materiali ad alta reperibilità, ma ad elevata importanza, è possibile gestire gli approvvigionamenti cercando di sfruttare la competizione tra i fornitori, con l'obiettivo di ottenere sensibili vantaggi dal lato dei costi (effetto "leva") Qualora siano basse sia la reperibilità che l'importanza, l'enfasi maggiore va posta sulla stabilità dei flussi di approvvigionamento nel lungo periodo, poiché la disponibilità del materiale è più importante del suo costo (acquisti cd. colli di bottiglia). I problemi più seri si pongono con riferimento agli acquisti che presentano contemporaneamente le caratteristiche dell'alta importanza e della bassa reperibilità. Da un lato, l'elevato valore dell'acquisto induce l'acquirente ad enfatizzare la dimensione dell'efficienza, cioè della minimizzazione dei costi; dall'altro lato, la scarsa reperibilità e l'elevata importanza del materiale in termini di impatto differenziante sul prodotto finale, portano ad enfatizzare la stabilità del rapporto. Si pone quindi un vero e proprio dilemma tra stabilità della relazione ed efficienza, che condiziona pesantemente le scelte operative dell'acquirente. 2. Quanti fornitori? Distinguiamo, a questo proposito, due opzioni fondamentali: a. fornitura unica (single-sourcing); b. fornitura multipla (multiple-sourcing); a. Con le politiche di fornitura unica, l'acquirente mantiene rapporti esclusivi o preferenziali con un solo fornitore per ogni codice d'acquisto. Il vincolo tra le parti può anche (ma non necessariamente) essere sancito formalmente con un contratto a lungo termine o con una clausola contrattuale di esclusiva. L'aumento dei volumi di approvvigionamento da uno stesso fornitore consente la riduzione dei prezzi di acquisto. Il rifornimento unico può inoltre essere interpretato come il primo passo nella direzione della integrazione operativa tra acquirente e fornitore e della comakership. Una