atletica: leggera e pesante

La pratica agonistica risale probabilmente alle antiche civiltà mediterranee. Storia dell'atletica e descrizione di: atletica leggera e quella pesante. (3 pagine formato doc)

Appunto di valemarzy
ATLETICA ATLETICA Storia La pratica agonistica risale probabilmente alle antiche civiltà mediterranee: i primi cenni storici provengono dalla Grecia e dall'Irlanda, anche se le tradizioni nipponiche parlano di sistemi di lotta esistenti oltre 3.000 anni or sono e dai quali deriverebbe l'attuale lotta giapponese.
Atleta era, per i Greci, colui che praticava agonisticamente discipline che, in epoca moderna, vennero con espressione generica ribattezzate sportive. Atletica era l'insieme di queste discipline che furono alla base dei giochi olimpici (iniziati nel 776 a.C.), dei giochi pitici, nemei e istmici. La prova fondamentale era la corsa dello stadio, misura che corrispondeva a un ottavo di miglio, portata poi alla lunghezza del rettilineo dello stadio in cui si svolgeva (192 m a Olimpia, 165 m a Delfi, 177 m ad Atene).
A questa si affiancarono corse più lunghe, variabili fra i 1.346 e i 4.614 m. Numerose sono le testimonianze della considerazione in cui era tenuta la lotta presso i Greci. Dagli eroi della leggenda, quali Milone di Crotone e Polidamante di Tessaglia, ai campioni di cui parla l'Odissea, ai lottatori di pancrazio (un misto di lotta libera e di pugilato, prova durissima), esiste al riguardo tutta una letteratura. Alla corsa e alla lotta si affiancò anche la pratica del sollevamento pesi, che non assurse peraltro in quest'epoca a vero esercizio sportivo (lo diventerà solo in tempi moderni, pioniere il francese Hyppolite Triat). I pesi erano chiamati altere e variavano nella forma: alcuni erano a foggia di clessidra; altri erano formati da due sfere congiunte da un corto manico per l'impugnatura. Più tardi vennero i manubri, con sfere di ghisa unite da impugnatura che, in seguito, furono dotate di un lungo manico per gli esercizi a due braccia. Gli storici greci dei secc. v e iv a.C. esaltano i protagonisti di queste competizioni: i vincitori erano considerati alla stregua di eroi. In Roma, le gare atletiche vennero in auge soltanto negli ultimi due secoli della Repubblica, ma i migliori atleti professionisti furono ancora in gran parte greci o asiatici. Nel 393, alla loro 294° edizione, l'imperatore Teodosio il Grande proibì la celebrazione dei giochi olimpici. Nel medioevo gli sport atletici ebbero scarso favore e tornarono in auge solo all'inizio del xix sec., in Inghilterra, dove fin dal xvii sec. si registrarono manifestazioni di carattere agonistico. Nei colleges inglesi, da Eton a Oxford a Cambridge, nacque l'atletica moderna, la cui prima grande riunione si svolse a Woolwich nel 1849. Nel 1861 venne fondato il Micing Lane Athletic Club e il 5 marzo 1864 è ricordato come una data storica: i rappresentanti di Oxford e di Cambridge si affrontarono al Christchurch College di Oxford, in un incontro regolare che comprese otto gare; due anni dopo, vennero disputati per la prima volta i campionati inglesi sotto l'egida dell'Amateur Athletic Club, nato per inquadrare e tutelare il dilettantismo. Nel 1887 si effettuò il primo incontro