Pareyson e l'estetica

Pareyson e i modi di considerare l'estetica (10 pagine formato doc)

Appunto di fabiolairisblue
Pareyson sostiene che l’arte in genere, sia FORMATIVITA’ intesa come  il risultato di un fare che mentre fa, inventa il modo di fare .
Infatti il momento ideativo, per Pareyson è ben lontano dall’essere autonomo rispetto al momento esecutivo, il processo di formazione non può essere ridotto a pura teoria a puro spirito e intelletto ma è  anche il risultato di un fare che permette di rendere concreta l’esperienza dell’artista.
Se l’esecuzione dell’opera è possibile soltanto attraverso una sorta di corpo a corpo tra l’artista e la materia sembra logico affermare che la formatività sia prevalente e intenzionale al punto che non basta inventare il modo di fare ma anche il da farsi, quasi sminuendo in quanto tale l’idea dell’artista, nonchè la teoria di Croce, dal momento che l’opera non è altro che questo fare raccolto in se stesso e in se stesso compiuto.
Nonostante ciò non si vuole insinuare che l’arte sia dimensione unicamente fabrile o pratica, ma semplicemente che l’artista che ha come obbiettivo la riuscita o il fallimento dell’opera, deve prestare attenzione non soltanto alla sua spiritualità, ma anche ai mezzi con i quali si mette in gioco, dunque alla sua formatività.
Nel processo di formazione dell’ opera d’arte, spiritualità e personalità si trasformano in stile.
Per Kant l’arte è allo stesso tempo conoscenza e non conoscenza, dice e non dice, è uno sguardo sui grandi enigmi della vita che restano a lungo preclusi alla conoscenza in quanto tale, primo tra tutti : la libertà.

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