Giordano Bruno e la Filosofia della natura: riassunto

Giordano Bruno, la Filosofia della natura, Dio e natura, l'universo, il panteismo, l'etica eroica e l'etica attivistica: riassunto (2 pagine formato doc)

Appunto di stefano963112

GIORDANO BRUNO: FILOSOFIA DELLA NATURA

Giordano Bruno (1548-1600) si inserisce nel filone della natura, tema fondamentale nella sua filosofia che è però anche ricca di suggestioni magiche e platoniche.

Ha scritto sia in italiano che in latino.

Le opere in italiano sono quasi tutte in forma di dialogo e l'opera più famosa in italiano è Gli eroici furori e Dell'Universo infinito et mundo, in cui fa sua la visione eliocentrica dell'universo di Copernico. In latino vi è il De Monade e la commedia in italiano, il Candelaio.

Nato a Nola, cresce a Napoli e entra nell'ordine domenicano a Napoli, anche se poi entrerà in conflitto con la chiesa perchè prende le distanze dalle posizioni tradizionali della chiesa e della religione e ritiene sia nella versione cattolica che riformata un insieme di credenze rozze che servono a tenere sotto controllo soltanto i popoli ignoranti.

A questa religione lui propone una sua religione: quella degli uomini saggi, dei filosofi e della natura, perchè i filosofi cercano la strada che conduce a Dio e questa religione è una forma di panteismo, Dio è nella natura.

GIORDANO BRUNO: DIO E NATURA

Dice Bruno, autore del manierismo, che esistono due diverse visioni di Dio:

  • Dio mens super omnia, "Dio mente al di sopra di tutto", verità di fede alla quale non ci possiamo arrivare con un'altra strada, Dio è un essere trascendente;
  • Dio mens insita omnibus, "Dio presente in tutto" e dunque nella natura, verità di ragione nella quale Dio è anima del mondo, forma che plasma la materia, anima del mondo (panteismo).

Queste sono le due verità che ci suggerì anche Aristotele: una verità di fede e una di ragione.
ETICA EROICA - Ne "Gli eroici furori" Bruno spiega qual è il percorso che deve seguire il filosofo per arrivare a cogliere la presenza di Dio nel mondo: solo con un gesto di eroici furore può cogliere questa presenza, laddove il furore è la follia, la capacità di andare oltre ogni limite e di non accontentarsi dell'apparenza. Il termine eroico deriva dall'eros platonico, che consente al filosofo di sentirsi parte integrante della natura, facendo esperienza diretta per avvertire la presenza di divina. La conoscenza diventa esperienza di vita.

Giordano Bruno: vita, opere e pensiero

Bruno utilizza il mito di atteone: Atteone è un cacciatore di cervi che, poiché per cercare i cervi ha osservato Diana nuda, viene punito e trasformato in un cervo.

Per Bruno, Atteone è il filosofo, colui che conosce, che può arrivare a conoscere quel che sta cercando solo trasformandosi in quel che cerca, e cioè soltanto divenendo parte integrante della natura; il predatore diventa preda.

GIORDANO BRUNO PENSIERO

ETICA ATTIVISTICA - Ne Lo spaccio della festa trionfante Bruno esalta il valore della fatica, del lavoro e condanna il mito dell'età dell'oro nella quale l'uomo vive accontentandosi  di quel che gli offriva la natura. Per Bruno quel che fa l'uomo una creatura diversa è l'uomo che lavora, l'uomo faber.

Quest'etica non entra in conflitto con l'etica eroica perchè nell'eroica non c'è un invito alla conoscenza passiva.