La Fenomenologia dello spirito di Hegel: riassunto

Accurata descrizione e spiegazione dell'opera "La fenomenologia dello spirito" di Hegel: riassunto dettagliato (6 pagine formato doc)

Appunto di lindapagnutti

FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO HEGEL: RIASSUNTO

La Fenomenologia dello Spirito
La Fenomenologia e la sua collocazione nel Sistema Hegeliano
La fenomenologia indica la descrizione di ciò che appare.
Poiché secondo Hegel l'intera realtà è lo Spirito, la fenomenologia sarà l'apparire dello Spirito a se stesso; cioè il pervenire dello Spirito alla consapevolezza di essere L'Assoluto.
L'identità di razionale e reale viene spiegata da Hegel in due modi:
• Nella Fenomenologia dello spirito Hegel analizza il “viaggio” percorso dallo Spirito attraverso la coscienza umana per giungere a comprendere se stesso quale Assoluto. Questa è chiamata prospettiva diacronica o fenomenologica.
• Nell'Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio egli prende in considerazione la coesistenza eterna dei tre momenti del logos, della natura e dello spirito che vanno a delineare il sistema dell'Assoluto.
Questa è detta prospettiva sincronica.
L'intento ultimo della fenomenologia è dunque raccontare il progressivo affermarsi e conoscersi dello Spirito. Hegel parla delle vicende dello Spirito attraverso una serie di “figure” o tappe ideali che hanno trovato un'esemplificazione tipica, cioè un rappresentante, nel corso della storia e che esprimono i vari settori dell'umanità. Queste figure sono considerate come i momenti della conquista della verità da parte dell'uomo.
 

Fenomenologia: significato filosofico

FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO HEGEL COSCIENZA

La fenomenologia, dunque, non è altro che la storia romanzata della coscienza, la quale, attraverso contrasti, dolori, infelicità e dolore esce dalla sua individualità, raggiunge l'universalità e si riconosce come ragione che è realtà e realtà che è ragione. Tutto questo ciclo lo si può vedere riassunto nella figura della coscienza infelice.
 

FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO RAGIONE

Critiche al Romanticismo e all'Illuminismo. Hegel e gli illuministi. Hegel rifiuta le teorie illuministe sullo studio della realtà e il rapporto con il mondo. Essi infatti ritenevano che il reale non fosse razionale poiché consideravano l’intelletto come giudice della storia. Per Hegel la vera ragione (lo Spirito) è quella che prende corpo nel tempo e ne abita ogni momento.
Kant
Kant ha costruito una filosofia del finito, della quale era parte integrante l’antitesi tra l’essere e il dover essere, ovvero tra realtà e ragione. Quindi per Kant l’essere (la realtà) non si adeguava mai al dover essere (la razionalità), mentre per Hegel questa adeguazione è necessaria.
Hegel e i romantici
Anche se il filosofo tedesco risulta essere partecipe del clima culturale romantico, prevalentemente per la condivisione del tema dell’infinito, è severamente critico riguardo alcune posizioni di questo circolo.
In primo luogo egli contesta il primato del sentimento, dell’arte o della fede poiché sostiene che l’Assoluto possa essere oggetto esclusivamente della filosofia, forma di sapere mediato e razionale.
In secondo luogo contesta gli atteggiamenti individualistici dei romantici affermando che l’intellettuale non deve invocare le leggi del cuore ripiegandosi sul proprio io, ma cercare di integrarsi nelle istituzioni socio-politiche del proprio tempo interessandosi all’oggettivo corso del mondo.
 

Riassunto della Fenomenlogia dello spirito di Hegel