LOCKE

Appunti sul filosofo tratti da "Protagonisti e testi della filosofia" Abbagnano-Fornero: le idee semplici e la passivita’ della mente, l’attivita’ della mente e le idee, la conoscenza e le sue forme... (2 pagine formato doc)

Appunto di clauc87
Untitled LOCKE RAGIONE ED ESPERIENZA: Per Locke la ragione non è uguale e unica in tutti gli uomini, e non è infallibile perché ha poche idee, oscure e che non si possono concatenare in ragionamenti.
Essa deve ricavare idee e principi dall'esperienza sempre ricca di limiti e condizioni. La ragione (anche se debole e imperfetta) è l'unica guida che ha l'uomo e Locke vuole estendere il suo campo a tutto ciò che interessa l'uomo stesso (politica, morale, religione). Gli venne in mente che, prima di immergersi in indagini sulla natura, bisognasse esaminare le capacità dell'uomo e vedere quali oggetti il suo intelletto fosse capace di considerare. Fu quindi con Locke che nacque la prima indagine critica della filosofia moderna ( diretta quindi a stabilire le effettive possibilità umane con i relativi limiti).
Questi limiti sono propri dell'uomo perché propri della sua ragione, in quanto essa deve far i conti con l'esperienza. L'esperienza fornisce alla ragione il materiale che essa adopera, cioè le idee semplici, che essa poi rielabora e combina al fine di formare idee complesse e ragionamenti, ma in questo compito è sempre controllata dall'esperienza che impedisce all'uomo di avventurarsi in problemi al di la delle sue capacità. LE IDEE SEMPLICI E LA PASSIVITA' DELLA MENTE: Locke parte (come Cartesio) dal fatto che l'oggetto della nostra conoscenza siano le idee: perciò pensare e avere idee sono la stessa cosa. Esse derivano dalla passività della ragione nei confronti della realtà, realtà che può essere esterna o interna (le cose naturali o il suo spirito), e che darà luogo rispettivamente a idee di sensazione e di riflessione. Cosi come per Cartesio avere un'idea significa percepirla, esserne cosciente, anche per Locke, e di ciò si avvale nella critica alle idee innate: esse per esistere dovrebbero venir pensate, ma pensate da tutti, compresi bambini, idioti e selvaggi, ma siccome essi non pensano a questo genere di idee in loro non esistono e non possono quindi esser considerate innate. La nostra conoscenza è fatta di idee, le idee derivano dall'esperienza, quindi l'analisi della nostra conoscenza dovrà portare a una classificazione di tutte le idee fornite dall'esperienza. La conoscenza umana è il risultato della ricombinazione ed elaborazione di idee semplici (fornite alla ragione dalla sensazione e dalla riflessione) in idee complesse. Il limite dell'intelletto umano sta nella sua dipendenza dall'esperienza: esso non potrà mai creare delle nuove idee semplici, senza riceverle dall'esperienza. Analizzando le idee semplici di sensazione, Locke distingue la sensazione stessa dalla qualità della cosa che la produce in noi (cioè ogni idea o sensazione è la copia di una qualità oggettiva). Egli chiama qualità primarie quelle oggettive, e qualità secondarie quelle soggettive. L'ATTIVITA' DELLA MENTE E LE IDEE: Lo spirito nel ricevere le idee è passivo, diventa attivo al momento della loro rielaborazione, che si conclude con la formazione di idee compl