Archè: significato

Significato dell'Archè in filosofia (1 pagine formato doc)

Appunto di 1987nerino

ARCHE' SIGNIFICATO

La ricerca del principio unificatore o ARCHÈ.

Verso il VI sec. a.C., si sviluppo nella Ionia una fiorente civiltà. Con il rapido sviluppo delle forme politiche demografiche, lo sviluppo delle tecniche, i contatti delle civiltà del vicino Oriente, l’allargarsi della mentalità della popolazione, si elaborò una nuova cultura in cui si liberava delle credenze mistiche e religiose per dare più spazio all’osservazione dei fenomeni naturali. Così emerge la figura dell’intellettuale.

Anassimandro: pensiero e apeiron

PRINCIPIO SIGNIFICATO FILOSOFICO

Il pensiero dei primi filosofi si concentra sul problema della realtà primordiale.

Si convincono che esiste una realtà unica ed eterna e che tutto ciò che esiste è di passeggera manifestazione. L’archè (=principio) è la materia da cui tutte le cose derivano e la forza o la legge che spiega la loro nascita e morte. Da ciò l’ilozoismo(=materia vivente) che ritengono che la materia primordiale sia fornita di una forza propria che la fa muovere, e il panteismo(=tutto è Dio) poiché tendono ad unificare il principio eterno del mondo con la divinità.

Schema sull'archè di Talete: l'acqua

ARCHE' TALETE

Il fondatore della scuola Ionica è Talete di Mileto. Era un politico (spinse i Greci ad unirsi in uno stato federativo con capitale Teo), un astronomo(predisse un’eclissi solare), un matematico(formulò vari teoremi di geometria), un fisico(scoprì la proprietà del magnete). Ci sono molti aneddoti riferiti a lui(caduta nel pozzo mentre guardava il cielo) (acquisto di terre dopo aver predetto un buon raccolto d’olive). Talete afferma che il principio è l’acqua. Sosteneva che la terra stava sopra l’acqua perché era sempre umida. Affermava che tutto ciò che si generava è il principio di tutto.

Anassimandro è il primo scrittore filosofico greco. Usò per primo la parola archè ma non riconobbe tale principio nell’acqua ma in un principio infinito o indeterminato, l’ápeiron, nel quale tutte le cose hanno origine e tutte le cose si dissolvono. Questo principio abbraccia e governa ogni cosa. Non va concepito come una miscela di vari elementi corporei, ma come materia in cui gli elementi non sono distinti, perciò è indefinita. Secondo Anassimandro, tutte le cose derivano dalla sostanza primordiale. Questo processo è la separazione.