Bruno Giordano: opere e pensiero

Breve riassunto delle opere e del pensiero di Giordano Bruno, filosofo, scrittore e monaco cristiano appartenente all'ordine domenicano (1 pagine formato doc)

GIORDANO BRUNO: OPERE

Giordano Bruno. Ricordiamo alcune opere di Giordano Bruno, monaco cristiano appartenente all'ordine domenicano, quali: L’ombra delle idee, Lo spaccio della bestia trionfante, De l’infinito universo et mondi, La monade. Forte è in Bruno l’amore per la vita che sfocia poi in un fortissimo interesse per la natura che non si tramuta come in Telesio in una razionale e pacata ricerca; per Bruno la natura è tutta viva, tutta animata e volle intendere quest’universale animazione con la sua filosofia, di qui scaturì quindi la sua predilezione per la magia, poiché secondo lui la natura andava presa d’assalto, di qui ancora la sua predilezione per la mnemotecnica ovvero quella tecnica che mira a prendere d’assalto il sapere senza quella razionale e paziente indagine tipica di Telesio.

Il naturalismo di Bruno è stato anche definito, oltre a panteistico e metafisico, poiché Dio si manifesta nella natura e nelle sue cose per vestigia, come una religione della natura, un impeto lirico un furore eroico, ma ancora il suo naturalismo religioso ha in se elementi cristiani, platonici e egiziani;

Giordano Bruno: vita, opere e pensiero

GIORDANO BRUNO: PENSIERO SULLA RELIGIONE

per Bruno la religione è solo un sistema di credenza ripugnante e assurdo utile solo per l’istituzione di popoli rozzi: ma in contrapposizione con questa religione che egli definisce santa asinità sta la religione dei teologi o meglio la loro filosofia, quella continua ricerca della strada per arrivare a Dio: secondo lui esiste una conoscenza originaria discendente da Mosè e tramandata nel corso dei secoli, tuttavia questa conoscenza può esser stata alterata durante questo tempo ed arricchita ed egli ammette che in alcuni casi quella conoscenza può essere riveduta e modificata; per lui la magia va ricondotta ad Ermete Trismegisto e all’asclepius.

Per Bruno Dio è Mens super omnia e Mens insita omnibus: ovvero Dio è fuori dalla portata della capacità razionali dell’uomo, ed infatti vano tentare di risalire dalla natura la creatore; Dio però è anche principio immanente del cosmo e risulta accessibile alla ragione umana.

Il Candelaio di Giordano Bruno: significato e stile della commedia

GIORDANO BRUNO: PENSIERO

Dio è l’anima del cosmo cioè l’insieme di tutte le idee e le forme che plasmano la materia e opera attraverso l’intelletto universale; ancora Dio è causa e principio dell’essere, causa perché è l’energia produttrice del cosmo, principio perché l’elemento costitutivo delle cose; L’universo per Bruno è un immenso organismo dotato di un’unica forma, Dio, e di un’unica materia, la massa corporea del mondo. Bruno giunge ad una nuova definizione del mondo, secondo la quale l’universo è infinito e disseminato di altri soli, le stelle con altri sistemi solari che ruotano intorno ad essi, quest’infinità viene dedotta in gran parte del principio della scolastica secondo il quale il mondo avendo la sua causa in un essere infinito deve a sua volta per forza essere infinito; con lui si ha il superamento di quel dualismo tolemaico tra mondo sopralunare e sublunare e l’unificazione del cosmo in un’immensa regione. Per Bruno l’universo non ha ne centro ne periferia ne limiti, con lui si completa quel processo che porta da un universo chiuso e finito ad un universo infinito che era già possibile notare in Cusano quando affermava che l’universo non era finito ma neanche infinito piuttosto interminato .