Critica all'ottimismo di Schopenhauer, riassunto

Arthur Schopenhauer crica l'ottimismo sociale, storico e cosmico, riassunto (1 pagine formato doc)

Appunto di enricogava

Critica all'ottimismo di Schopenhauer, riassunto.

CRITICA ALL'OTTIMISMO
Schopenhauer crede che chi è OTTIMISTA si prenda gioco del mondo. È un autore che rientra nella categoria dei MAESTRI DEL SOSPETTO insieme a Marx, Nietzsche, Freud che tendono a SMASCHERARE le false illusione sulle quali gli uomini hanno fondato l'esistenza. Schopenhauer stacca HEGEL poiché diventato un filosofo di stato, ha esaltato la figura del datore di lavoro perdendo la realtà e quindi la verità che dovrebbe essere il movente di ogni filosofo. Polemizza nei confronti della spiritualizzazione dell'amore.


Leggi anche Il rifiuto dell'ottimismo di Schopenhauer

La filosofia del passato e la mentalità comune che ne deriva hanno teso l'ordine del mondo ad realtà armonica governata da dio. Tutti i sistemi che hanno cercato di convincere l'uomo relativamente alla bontà della natura sono metafisiche per il popolo. Schopenhauer dice di non volere essere Dio perché il mondo lo strazierebbe. Dice che verrà un giorno che l'idea di un ordine guidato da dio venga considerata assurda come era accaduto per il geocentrismo. Rifiuta l'OTTIMISMO COSMICO e SOCIALE (per la NATURA SOCIEVOLE).

Leggi anche Il pensiero filosofico di Schopenhauer

Può far sembrare Schopenhauer un misantropo, in realtà dedica all'etica della pietà una delle vie dalla liberazione del dolore. L'uomo per natura è socievole, animato da un sentimento di benevolenza e perciò vive con gli altri. Per Hegel l'uomo lo fa per bisogno, ambizione o paura, non perché animato da benevolenza.

Leggi anche Schopenhauer: il mondo come volontà e rappresentazione

Come HOBBES non condivide l'idea di Aristotele per la quale l'uomo sarebbe un animale politico. Questo conflitto è evidente non solo quando gli uomini si uccidono, ma anche in forme più sofisticate come i litigi fra intellettuali, non è necessario infierire fisicamente, basta una sopraffazione reciproca sul piano verbale. La CATTIVERIA è connaturata nell'uomo, le disgrazie altrui ci provocano piacere. Ci comportiamo come il CARCERIERE che quando ha visto il PRIGIONIERO addomesticare un ragno, decise di uccidere il ragno. Schopenhauer dice che l'UOMO È UN DIAVOLO PER UN ALTRO DIAVOLO.