Empirismo inglese: Locke, Hobbes e Hume

Riassunto sull'Empirismo inglese: la filosofia di Locke, Hobbes e Hume (5 pagine formato doc)

Appunto di chiaraa23

EMPIRISMO INGLESE: HOBBES

Empirismo inglese, 1600. Hobbes. Nasce prematuro perché la mamma era impaurita per l’arrivo dell’invincibile armata di Filippo II.

Hobbes ha una visione pessimistica dell’uomo: con la frase derivata da Orazio afferma che “Homo Homini Lupus” ovvero l’uomo è lupo per se stesso.
È pieno di vizi e difetti che derivano dalla vita che conduce.
Si conoscono nuovi popoli (America) e ciò gli fa pensare che la vita dell’uomo occidentale è falsa.
Dallo stato di natura si passa allo stato civile. Ad Hobbes anche lo stato di natura gli appare pieno di violenza, è quindi necessario il passaggio a quello civile. Se gli uomini decidono di uscire dallo stato di natura (in cui c’è libertà) hanno pace e sicurezza. Il Leviatano è un mostro che simboleggia il potere assoluto del sovrano a cui noi diamo la libertà in cambio di pace e sicurezza. È anche il titolo di una sua opera.
Prima, il potere sovrano era derivato da Dio, adesso è teorizzato come l’unica via che permette pace e sicurezza nel caos della libertà della natura.
L’assolutismo perde, quindi, la sacralità e diventa laico: è il frutto di un patto sociale. Secondo Hobbes l’uomo è angosciato dal timore della morte, del futuro…
Tutto assume caratteri drammatici. Si ha paura di tutto e allo stato di natura non può esserci perché si bloccano le doti creative ma si pensa solo a difendersi.

EMPIRISMO FILOSOFIA

DOTTRINA DELLA CONOSCENZA DI HOBBES
Questa concezione pessimistica si collega ad una visione di tipo materialistico. Hobbes dice che l’uomo è materia, corpo. Anche la mente è materia. Nella conoscenza dobbiamo sempre partire dai sensi (concetto base). Non ci sono idee innate (come per Cartesio) e solo l’esperienza riempie la mente di immagini e prima è vuota. La conoscenza è vista come movimento di un oggetto verso la nostra mente. Essa poi assembla queste immagini. Questo va collegato al ruolo che svolge il linguaggio. Esso dà dei noi alle cose. Quindi la mente addiziona o sottrae nomi che creano la conoscenza.
Uomo=animale + razionale
Animale=uomo – razionale
Per Hobbes, tutto funziona così. Quest’ordine logico è nella nostra mente. Quindi noi non possiamo conoscere oggettivamente la natura perché non l’abbiamo fatta noi ma possiamo solo farci delle immagini (in ambito gnoseologico).
In ambito politico, invece, possiamo perché la società è stata creata dall’uomo.
La funzione dei nomi è rendere più facile la comunicazione e la condivisione della propria conoscenza con gli altri.
Nomi: oggetto singolare (esempio: nomi di persona); oggetto generale (esempio: alberoïÂÂÂÃ?Æ? comprende tanti oggetti che hanno le stesse caratteristiche).
Hobbes ha quindi una visione convenzionalistica. Solo ciò che è corporeo si può spiegare in termini naturali...

Il pensiero di Spinoza e Locke

EMPIRISMO INGLESE: HUME

Con Hume l’empirismo diventerà scetticismo (l’uomo non conosce niente). Locke invece vuole evitare sia lo scetticismo sia il dogmatismo (contrario estremo dello scetticismo).
Newton diceva che per elaborale le leggi della natura, doveva partir da ciò che ci forniscono i sensi: esperienza empiriche, come per Locke.
Galileo, invece, partiva da un’ipotesi: Locke le nega in quanto non esistono idee innate, quindi bisogna partire dai sensi.
Tutto questo è in chiave gnoseologica.

EMPIRISMO INGLESE: LOCKE

LOCKE. Egli fa una differenza tra razionalismo (Cartesio e Spinoza: c’è l’idea di una ragione assoluta, il sapere assolutamente fondato c’è solo con la ragion) ed empirismo (la ragione deve essere confermata dall’esperienza sensibile, è limitata e finita.

Locke è il maggior esponente dell’empirismo sensibile. L’Inghilterra del ‘600 sta attraversando un momento politico difficile ma c’è l’ascesa economica. Oxford è l’università che si caratterizza per l’empirismo: filosofia anti innatismo, se tutto viene dall’esperienza non possono esistere idee innate.
Cambridge: Platonismo.