I filosofi del '600 e l'Illuminismo: riassunto

Riassunto sui filosofi del '600: da Pascal a Vico, attraverso Spinoza e il pensiero filosofico del periodo illuminista (12 pagine formato doc)

Appunto di sossa

FILOSOFI DEL 600: BLAISE PASCAL

Blaise Pascal. Il pensiero di Cartesio costituisce la più i portante esperienza filosofica del Seicento, cui si rifanno per svilupparla o criticarla, una fitta schiera di pensatori.
Tra coloro che la criticarono spicca Blaise Pascal, che pur accettando il metodo razionalistico nella scienza, considera la ragione incapace di comprendere la realtà e il senso della vita, ritenendo che solo il cristianesimo possa aiutare a capire quel “ mostro incomprensibile” che è l’uomo.
Per giustificare la sua tesi, Pascal fa un’analisi della condizione umana, dell’inquietudine dell’anima, della ricerca della felicità, del senso del mistero e della morte, della ricerca di Dio e dell’accettazione o del rifiuto della fede.

Blaise Pascal: riassunto

FILOSOFIA DEL 600: RIASSUNTO VITA E OPERE.
PORT ROYAL E IL GIANSENISMO

Pascal nacque a Clermont nel 1623.

I suoi primi interessi furono diretti alla matematica e alla fisica. A sedici anni compose il Trattato delle sezioni coniche, a 18 anni inventò una macchina calcolatrice. Anche quando sentì la vocazione religiosa, non abbandonò mai il suo interesse per la scienza: la teoria della roulette, il calcolo delle probabilità ed altre invenzioni lo impegnarono negli anni della maturità.
Quando sentì la vocazione religiosa, entrò a far parte della comunità religiosa di Port Royal, i cui membri, senza regole religiose predeterminate, si dedicavano alla meditazione, allo studio e all’insegnamento. In particolare essi condividevano le idee del vescovo Giansenio, secondo il quale il peccato originale ha tolto all’uomo la libertà del volere e lo ha reso incapace di fare del bene e indirizzato naturalmente al male. Dio solo concede a pochi eletti, per i meriti di Cristo, la grazia della salvezza. Le teorie di Giansenio si opponevano alla morale ecclesiastica, ed in particolare gesuitica, secondo la quale la salvezza è sempre alla portata dell’uomo, se vive secondo gli insegnamenti della Chiesa.
Il giansenismo suscitò una vivace reazione negli ambienti ecclesiastici e fu condannato con una bolla del Papa Innocenzo X; Pascal, allora, compose 18 lettere in difesa del giansenismo e contro le teorie dei gesuiti. Quindi si dedicò ad una grande opera “ Apologia del cristianesimo” che non completò perché morì a 39 anni.

IL PROBLEMA DEL SENSO DELLA VITA E LO SCHEMA DEL FILOSOFARE PASCALIANO - Secondo Pascal, la questione più importante per l’uomo ‘ capire qual è il senso della propria vita. Pascal considera mostruoso che gli uomini, occupati nelle mille attività quotidiane, si disinteressino di questo problema e polemizza contro i filosofi che non pongono tale problema al centro delle loro ricerche. Lo studio dell’uomo, di Dio e dell’anima sono i soli che meritano attenzione; tutto il resto è “inutile curiosità “.

Blaise Pascal: filosofia e pensiero

STORIA DELLA FILOSOFIA - I LIMITI DELLA MENTALITA’ COMUNE: IL DIVERTISSEMENT O LO STORDIMENTO DI SE

Pascal ritiene che l’atteggiamento comune della maggior parte degli uomini nei confronti di questi importanti problemi esistenziali sia quello del “divertissement” che non vuol dire esattamente divertimento, bensì distrazione, dimenticanza a causa delle mille occupazioni di ogni giorno.
Il “divertimento” è una fuga da se stessi, dalla propria infelicità, dai propri dubbi ed interrogativi, dalla noia, fuga che si realizza con l’occuparsi in mille altre attività.
Da questo desiderio di fuga derivano il gioco, la guerra, la conversazione, le cariche elevate che sono cercate non perché si pensa che diano la felicità, ma perché distraggono dal pensare. Per cui noi, secondo Pascal, non cerchiamo le cose ma la ricerca delle cose, non viviamo nel presente ma in attesa del futuro.