Nietzsche: critica alla morale

Nietzsche e la critica della morale: indagine scientifica sulla morale, genealogia della morale, morale dei signori e morale degli schiavi (2 pagine formato doc)

Appunto di ciaoooooo21

NIETZSCHE: CRITICA ALLA MORALE

A differenza degli illuministi del 700, Nietzsche non crede che la ragione  sia uno strumento di emancipazione sociale, non crede nelle riforme politiche e considera superstizione, non solo la religione, ma anche gli ideali egualitari e umanitari.

La comprensione della realtà per Nietzsche non è è frutto dell'ispirazione del genio, ma frutto del duro lavoro scientifico, animato dalla passione del conoscere. Gli spiriti liberi sono appunto coloro che sono animati da tale passione per la conoscenza e grazie a loro cadono le false credenze, le illusioni, i pregiudizi e le certezze della metafisica, quindi il libero arbitrio, l'esistenza di fini, l'ordine morale dell'universo, i valori trascendentali e la fiducia nella verità.

GENEALOGIA DELLA MORALE NIETZSCHE RIASSUNTO

Nel caso della religione, essa è l'antitesi della conoscenza.

Poiche mentre la conoscenza cerca la verità, anche se dolorosa, la religione vuole consolare,però illudendo. Le religioni hanno origine nella credenza primitiva degli incantesimi. I preti sono discendenti degli stregoni. E i filosofi metafisici sono delle nuove versioni del prete.
Nietzsche dice che i sentimenti morali non hanno origine in un regno superiore dello spirito, ma da impulsi inferiori, bisogni e istinti "umani, troppo umani" (da qui il titolo dell'opera).
Dunque afferma che dietro i comportamenti considerati piu nobili vi sono in realtà i moventi piu bassi. Meschinità,paura, ipocrisia, ricerca del piacere.. Quindi egoismo. Cosi per esempio in fondo all' altruismo vi puo essere una forma di egoismo, in un amore si puo nascondere odio e cosi via. Egli esprime questo concetto attraverso la metafora dei colori, dicendo che "anche i colori piu magnifici si ottengono dai materiali bassi e persino spregevoli".

Filosofia morale, riassunto

NIETZSCHE MORALE DEGLI SCHIAVI

La morale è quindi finzioni e inganno, ma inconsapevole. Innanzitutto è autoinganno, percio gli ingannatori, ingannano prima di tutto se stessi e sono creduti perche sembrano e sono sinceri. Nietzsche continua affermano che l'uomo non è libero, ma è in realtà in balia degli eventi e non essendo libero, non puo neanche essere ritenuto moralmente responsabile. I suoi istinti non possono essere giudicati in sè ne buoni nè cattivi perche in natura non c'è niente che sia buono o cattivo in sè. Egli afferma che non ci sono fenomeni morali, ma solamente interpretazioni morali dei fenomeni. Dunqu la morale è una costruzione sociale, ovvero l'insieme dei valori e delle norme che tengono unita la società, una comunità. Non è nè l'incarnazione di valori eterni e universali nè il risultato di un accordo, bensì il risultato dell'interiorizzazione di usanze sociali. Infatti, gli impulsi dell'animale uomo di per sè non possono essere considerati nè utili nè inutili. Possono essere giudicati utili solo dopo che sono stati imposti. Ad imporli sono ovviamente coloro che hanno la forza di imporli: i dominanti, che quasi "addomesticano" l'uomo, imparandogli a controllare gli istinti e a non compiere atti che possano danneggiare la società. Ciò non vale per i dominanti che invece possono scaricare sugli altri i propri istinti.