Pensiero di John Locke: riassunto

Pensiero di John Locke: riassunto sugli aspetti della filosofia di Locke, I limiti dell'intelletto, critica alle idee innate e il linguaggio (2 pagine formato doc)

Appunto di sebacissato

PENSIERO DI JOHN LOCKE: RIASSUNTO

Locke nasce nella seconda metà del 600 in Inghilterra, quindi ha la possibilità di vivere in un paese all’avanguardia dove l’approccio verso uomo, scienza e religione è rispettoso verso ogni punto di vista e si spinge agli scambi di idee e opinioni.
Locke proviene da una famiglia benestante di Bristol, e riesce ad iscriversi ad Oxford che era considerata l’università più importante e il centro della filosofia aristotelica.
Siccome Locke pensava che non servisse a nulla stare chiusi in una stanza a riflettere, compie moltissimi viaggi: visita Italia, Francia e Spagna, per poi morire in Inghilterra.
Durante la sua vita scrive soprattutto saggi, i più famosi sono quelli sulla tolleranza, sulla legge di natura e sull’intelletto umano, inoltre scrive anche due importanti trattati sul governo e alcuni pensieri sulla pedagogia.

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LOCKE PENSIERO FILOSOFICO: RIASSUNTO

Locke è considerato il primo esponente della filosofia empirista siccome riteneva che l’esperienza fosse un fondamento unico e insuperabile del sapere umano; la sua esigenza era scoprire i limiti dell’intelletto e come quest’ultimo funzionasse: Locke voleva indagare i limiti e le possibilità dell’intelletto umano, cosi da operare una chiarificazione circa le sue capacità, i suoi poteri reali e i suoi campi di applicazione (quando si parla di intelletto umano si  intende l’intelligenza).
Secondo Locke è impossibile comprendere la realtà delle proprie riflessioni senza aver capito prima quali siano i limiti dell’intelletto e come fare ad applicarlo (il soggetto che studia coincidere con l’oggetto di studio).

John Locke: riassunto di filosofia


JOHN LOCKE: RIASSUNTO

Locke si domanda anche in che modo acquisiamo informazioni e stabiliamo certezze, per rispondere afferma che i sensi raccolgono le informazioni dal mondo e l’intelletto le rielabora; la conoscenza ha una natura pratica, il suo scopo è quello di migliorare la natura umana, e ad essa si può arrivare attraverso azioni pratiche (non si può stare fermi a pensare.
Per spiegare il suo punto di vista a riguardo del recupero di informazioni scrive il saggio sull’intelletto, il quale è diviso in 4 parti:
Critica alle idee innate: Locke sostiene il concetto di tabula rasa, secondo il quale al momento del parto la mente del bambino non contiene nessuna nozione e pensiero.

Vita e pensiero di Locke: riassunto


JOHN LOCKE: PENSIERO

Nel momento in cui il bambino è immesso nel mondo i suoi sensi iniziano a raccogliere informazioni, e l’intelletto comincia ad elaborarle.
Locke critica moltissimo le idee innate proposte da Cartesio e dimostra facilmente la loro inconsistenza: i fanciulli e i pazzi fanno cose che dimostrano la mancanza di razionalità.


Senza le idee innate, è attraverso il ragionamento che l’uomo arriva ad idee certe come l’esistenza di Dio; senza contatti con il mondo esterno non si potrebbero avere idee, infatti queste sono gli oggetti della nostra conoscenza quando pensiamo, quindi l’esperienze è fondamentale.

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