Rapporto soggetto-oggetto, filosofia

Il primo argomento di filosofia? Il rapporto soggetto-oggetto, esame di Cartesio e Bacone. (2 pagine formato doc)

Appunto di yoseikanbudo
Rapporto SOGGETTO - OGGETTO Rapporto SOGGETTO - OGGETTO Uomo Mondo esterno Come viene esaminato questo rapporto? Con due movimenti: Cos'è che accomuna questi due movimenti? Per esempio la ricerca di un metodo conoscitivo.
Li differenzia invece la concezione delle strutture mentali. Per i razionalisti alcune di queste sono innate, e non si eliminano; il SOGGETTO è già “formattato” basta semplicemente analizzarlo. Esso è quindi il centro delle attenzioni dei razionalisti, l'oggetto invece è il problema. Gli empiristi indagano l'oggetto. Il metodo sperimentale viene adottato per ampliare la conoscenza: l'induzione (dal particolare all'universale) è quindi il procedimento migliore, contrariamente al pensiero razionalista. Un esponente importante dell'empirismo è Bacon (detto anche Bacone).
Secondo Bacone bisogna essere come le api: esse raccolgono dal mondo esterno (oggetto) ed elaborano all'interno dell'alveare (soggetto), per costruire strumenti. Cartesio Cartesio, esponente razionalista, studia in un prestigioso collegio gesuita (La Fleche) dove s'insegnavano materie come latino (che veniva anche parlato all'interno dell'istituto), ed altre importanti discipline. [Venivano inflitte pene corporali agli studenti, e gli insegnanti avevano pochissima fiducia nei giovani.] Nell'opera “Discorso sul Metodo”, Cartesio ammette che dopo aver terminato i suoi studi a La Fleche si accorge di non sapere niente: tutto ciò che aveva imparato era fittizio e poteva essere messo in discussione. Così comincia a dubitare di ogni cosa. Decide di dubitare di ogni cosa che è oscura e accettare solo ciò che è chiaro e distinto. Pensa addirittura che un genio maligno modifichi le sue sensazioni e gli faccia percepire qualcosa che non è vero o non esiste. Riflettendo, si accorge che egli può dubitare di tutto, ma non del fatto che sta dubitando: quindi del pensiero. Il pensiero effettua analisi continue e pertanto Cartesio formula la celebre frase Cogito ergo sum vale a dire Penso quindi sono. La salvezza dall'incubo del genio maligno è quindi la consapevolezza, la coscienza: esce dall'incubo grazie al pensiero! Infatti per lui il pensiero è talmente forte da poter fare a meno del corpo! [Nella sua opera Cartesio parla anche di morale provvisoria, cioè dell'accettazione e dello scegliere la “via di mezzo” che è la più vicina ad entrambi gli estremi.] Ne Le passioni dell'anima Cartesio spiega l'interazione tra pensiero e corpo, e come nascono e cosa sono queste passioni dell'anima, appunto. Cartesio afferma che il pensiero fa a meno del corpo, difatti l'anima se ne va dopo la morte del corpo. Inoltre, corpo e pensiero sono due realtà separate, che s'incontrano nella ghiandola pineale. Ciò esprime in pieno il dualismo cartesiano: RES COGITANS pensiero, soggetto RES EXTENSA estensione, oggetto L'unica realtà è il pensiero, da esso derivano le nostre idee innate, come l'idea di perfezione. La perfezione non esiste nel mondo esterno, ma c'è