Riassunto sul metodo e filosofia di Galileo
Metodo scientifico e filosofia moderna di Galileo Galilei (3 pagine formato doc)
GALILEO GALILEI: VITA
Galileo Galilei (Pisa, 1564 - Arcetri, 1642).
Studia a Firenze e all’Università di medicina di Pisa. Ottiene la cattedra di matematica all’università di Pisa e poi passò a insegnare matematica all’Università di Padova. Con la costruzione del cannocchiale si aprì la serie di grandi scoperte astronomiche che raggruppò nel Sidereus nuncius (avviso astronomico).Proprio per le suo scoperte astronomiche e per le idee copernicane che Galileo sosteneva, lo misero in urto con gli aristotelici e con le gerarchie ecclesiastiche e venne per un primo momento ammonito.
Pubblicò Il Saggiatore, dedicato a problemi relativi alle comete. Intanto continuò a lavorare al Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, il tolemaico e il copernicano. Proprio per questo Dialogo fu citato dal papa a comparire dinanzi il Tribunale del Santo Uffizio a Roma e costretto ad abiurare nel 1633.
Muore ad Arcetri nel 1642.
GALILEO GALILEI: RIASSUNTO
1.La battaglia per l’autonomia della scienza e il rifiuto di principi di autorità.
Nelle “lettere copernicane” Galilei affronta il problema dei rapporti tra scienza e fede e giunge alla seguente soluzione.
La natura (l’oggetto della scienza) e la Bibbia (la base della religione) derivano entrambe da Dio. Come tali, esse non possono contraddirsi tra loro. Eventuali contrasti tra verità scientifica e verità religiosa sono quindi solo apparenti e vanno risolti rivedendo l’interpretazione della Bibbia in quanto la Bibbia ha dovuto usare un linguaggio via via diverso e relativo alle condizioni del popolo, mentre la natura e le sue leggi usano il linguaggio matematico per esprimersi, che è immutabile + la Bibbia non contiene principi che riguardano le leggi naturali, bensì verità che si riferiscono al destino ultimo dell’uomo.
In conclusione, se la Bibbia è arbitra nel campo etico-religioso, la scienza è arbitra nel campo delle verità naturali.
Il pensiero di Galileo Galilei: riassunto
GALILEO E ARISTOTELE
Problema degli aristotelici: Galileo mostra grande stima per Aristotele, è per i suoi infedeli discepoli che mostra disprezzo in quanto gli aristotelici del tempo, invece di osservare direttamente la natura e di adattare a essa le proprie opinione, si limitano a consultare i testi delle biblioteche, vivendo in un astratto “mondo di carta”, con la convinzione che il mondo sia quello descritto da Aristotele nei suoi libri e non quello della natura. Galileo afferma che se Aristotele tornasse al mondo egli riconoscerebbe lui, e non gli altri, come suo discepolo e si mostrerebbe certo a cambiare le proprie idee in base alle nuove scoperte. Gli aristotelici invece, continuano ad affermare un dogmatismo antiscientifico che ostacola l’avanzamento del sapere. Esempio tratto dal Dialogo: Sagredo, il personaggio neutrale tra Simplicio (l’aristotelico) e Salviati (il copernicano), racconta che dopo aver osservato, a casa di un medico, che i nervi partono dal cervello e non dal cuore, come affermava Aristotele, ha sentito da un “filosofo peripatetico” che se non fosse scritto nei testi di Aristotele che i nervi partono al cuore, avrebbe dato per vero il fatto che i nervi partissero dal cervello.
GALILEO GALILEI: METODO SCIENTIFICO
2.Il metodo della scienza. Galileo, pur individuando il metodo della fisica, non giunge a formulare una teoria organica del metodo, poiché egli applica il metodo, più che teorizzarlo filosoficamente.