Radioattività: Becquerel, Marie Curie ed Einstein

Tesina sulla radioattività, Marie Curie, Becquerel ed Einstein (7 pagine formato doc)

Appunto di tast90

RADIOATTIVITA': DEFINIZIONE

L'energia nucleare.

La Radioattività è il fenomeno per cui certi elementi chimici emettono spontaneamente radiazioni trasformandosi in elementi differenti. Il fenomeno della Radioattività fu scoperto nel 1896 dal fisico francese Becquerel e ciò avvenne in modo del tutto casuale. Nel corso di studi sui raggi X Becquerel utilizzò cristalli di un sale uranio, che lasciò accidentalmente appoggiati su una lastra fotografica accuratamente avvolta i carta nera.
Il tutto fu chiuso in un cassetto. Quando in seguito, Becquerel si accinse a utilizzare la lastra si accorse che essa era impressionata proprio nella zona dove era appoggiato il sale di uranio; ne concluse che ciò era stato causato da radiazioni provenienti dal minerale di uranio che, come in seguito si appurò, erano del tutto diverse dai raggi X.

BECQUEREL RADIOATTIVITA'

Becquerel chiamò tale fenomeno Radioattività, ripresa poi da Marie Curie per studiare la radioattività dell'Uranio. In che cosa consiste tale fenomeno? Ogni atomo è formato da un nucleo, costituito da protoni (carichi positivamente) e da neutroni, attorno al quale ruotano gli elettroni (carichi negativamente). La forza che attrae protoni ed elettroni è di natura elettrica e rende l’atomo complessivamente neutro e compatto.
A questo punto è quasi d’obbligo chiedersi: come mai all’interno del nucleo i protoni, che sono tutti carichi positivamente, non si respingono ma restano strettamente uniti?
La compattezza del nucleo è dovuta al fatto che protoni e neutroni sono soggetti a una forza di grandissima intensità, la forza nucleare.
Questa forza annullando e superando la forza di repulsione dei protoni, tiene saldamente unito e compatto il nucleo di tutti gli atomi, che contengono all’incirca lo stesso numero di protoni e neutroni. Esistono però alcuni elementi (quelli il cui numero atomico è superiore a 83) che hanno un numero di neutroni sensibilmente diverso da quello dei protoni. In questi elementi la forza nucleare non riesce a tenere unito e compatto il nucleo, che si disintegra spontaneamente emettendo delle particelle: protoni, neutroni o elettroni.

Radioattività e Marie Curie: tesina

RADIOATTIVITA': MARIE CURIE

Tale fenomeno è detto radioattività; gli elementi che hanno tale proprietà sono detti radioattivi e le particelle che essi emettono sono dette radiazioni.
Più tardi si scoprì che anche il torio è radioattivo. Ma il progresso più importante in questo campo fu legato alle ricerche dei coniugi Curie che nel 1898 trovarono che la pechblenda, un particolare minerale dell'uranio, presentava un'attività sensibilmente più intensa, a parità di massa, di un sale puro di uranio. Gli elementi radioattivi vengono classificati in quattro famiglie:
1. Famiglia dell'uranio o del radio: inizia con l'uranio 238 e, attraverso processi successivi di decadimento, dà luogo a una successione di elementi radioattivi che finisce al piombo 206, stabile.
2. Famiglia dell'attinio: inizia con l'uranio 235 e si conclude con il piombo 207.
3. Famiglia del torio: inizia con il torio 232 e si conclude con il piombo 208.
4. Famiglia del nettunio: risultato di reazioni prodotte artificialmente, inizia con il nettunio 237 e termina con il bismuto 209.
Ben presto, grazie alle ricerche di Rutherford e altri, si stabilì che le radiazioni emesse da elementi radioattivi potevano essere classificate in base al loro potere di penetrazione nella materia e al loro comportamento quando venivano sottoposte all’azione di un campo elettrico generato da due piastre cariche di elettricità

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