Resistenza elettrica in un circuito: relazione

Esperienza di laboratorio che verifica la costanza della resistenza elettrica in un circuito al variare della differenza di potenziale o dell'intensità di corrente (2 pagine formato doc)

RESISTENZA ELETTRICA IN UN CIRCUITO: RELAZIONE

Relazione di fisica.

Scopo: Verifica della costanza della resistenza elettrica in un circuito al variare della differenza di potenziale o dell’intensità di corrente. Strumenti: Gli strumenti utilizzati per l’esperimento sono: il voltmetro, uno strumento in grado di misurare i volt (ovvero la differenza di potenziale), l’amperometro, che misura l’intensità di corrente, quindi il circuito con tutti suoi elementi, quali, pila, generatore di corrente, interruttore e l’utilizzatore. Va precisato che nell’esperimento abbiamo utilizzato il rototrasformatore, che funziona come la pila perché riesce a variare la corrente, da alternata a continua.

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RESISTENZA ELETTRICA A COSA SERVE

Esperimento: Prima di iniziare l’esperimento abbiamo costruito un circuito chiuso, che è ben illustrato nel disegno:
Pila - Interruttore.
+ Generatore di corrente
Amperometro Utilizzatore
Voltmetro.

Dobbiamo precisare che l’Amperometro, nel circuito, si trova in serie, mentre il voltmetro in parallelo. Spieghiamo: i conduttori sono collegati in serie quando sono disposti in successione e ognuno di essi è attraversato dalla stessa corrente, sono collegati in parallelo, invece, quando hanno le prime e le seconde estremità in comune tra loro. Un esempio di quest’ultimo caso lo sono gli elettrodomestici di ogni abitazione; ai loro capi comuni è collegata la rete elettrica da cui viene prelevata la corrente.

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CALCOLO RESISTENZA ELETTRICA

Iniziamo, poi, ad introdurre corrente nel circuito, la quale grazie al rototrasformatore diviene continua, perché questo mantiene agli estremi una differenza di potenziale costante (altrimenti sarebbe alternata e ci renderebbe impossibile l’esperimento). Il verso della corrente è quello delle cariche positive, cioè da punti ad alto potenziale verso altri con minore.
Nel corso dell’esperimento iniziamo a modificare il voltaggio (tensione), grazie ad una manopola graduata posta sul rototrasformatore, e di conseguenza varierà anche l’intensità di corrente (il motivo lo spiegheremo successivamente con la I Legge di Ohm).
Iniziamo, poi, ad annotare i nostri valori significativi su una tabella. Introduciamo, così una nuova grandezza, la Resistenza. Si tratta di una grandezza scalare che nel sistema Internazionale si misura in Ohm ed esprime la difficoltà che incontra la corrente nel fluire all’interno del conduttore. Infatti, un conduttore che segue la prima legge di Ohm, cioè quando i (intensità di corrente) è direttamente proporzionale alla differenza di potenziale ( i=V/R), ha una resistenza pari a 1  se, quando si pone ai suoi capi una differenza di potenziale di 1 V, è attraversato da una corrente di intensità di 1 A.