Odissea: riassunto Libro 17

Odissea Libro 17 - vv. 290-327: testo, riassunto e commento della storia di Ulisse e del cane Argo (7 pagine formato doc)

ODISSEA: RIASSUNTO LIBRO 17

Odissea
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290-327
1) Dopo aver letto il brevissimo episodio del cane Argo esprimi le tue considerazioni.
Questa è sicuramente una delle scene più belle di tutta l’Odissea. I sentimenti che ci sono presentati in questo episodio sono molto vicini a noi, forse proprio perché, come l’amore coniugale del racconto di Ettore e Andromaca alle porte Scee nell’Iliade, l’amore, la fedeltà di un cane per il proprio padrone è universale e comprensibile a millenni di distanza. Nell’Odissea, nell’Iliade, troviamo a volte comportamenti, valori, sentimenti che necessitano di spiegazione, poiché magari si sono modificati o addirittura estinti nel corso dei secoli a tal punto che oggi ci riescono incomprensibili.
In mezzo a tanta differenza però, ogni tanto, affiorano episodi di emozioni e valori universali, validi per tutti gli uomini di tutte le epoche. Questi episodi, tra i quali c’è anche l’episodio del cane Argo, ci commuovono e ci fanno scoprire un legame in più col nostro pur remotissimo passato.

IL CANE ARGO: RIASSUNTO BREVE

L’incontro col cane Argo, non è un episodio marginale del poema, questo tocca anzi un tema centrale, fondamentale di tutta l’Odissea: il riconoscimento. Ulisse, ormai tornato in patria, deve sopportare ancora un certo periodo di attesa, prima di rivelare la sua identità ai suoi cari. L’unico a cui è dato di riconoscere Ulisse è il figlio Telemaco, che tuttavia basa il suo riconoscimento su un intervento divino e che quindi non avrebbe potuto da solo scoprire l’identità del padre, camuffato dalla potenza di Atena. Il cane Argo, invece, è seduto sulla soglia, sembra quasi che aspetti il padrone sino dalla sua partenza. Non c’è travestimento o potenza divina che tenga: quella forza che ha ingannato un figlio, viene sopraffatta dalla fedeltà e dall’istinto sicuro di Argo.

Trama dell'Odissea

RIASSUNTO DELLA STORIA DI ULISSE E ARGO

La storia di Argo è tanto più commovente perché  il cane può solo dimostrare che il suo affetto per il padrone è intatto, prima di morire. Ulisse, infatti, in nessuno modo può ricompensarlo per la sua lealtà, pena il tradirsi davanti a Eumeo. E Argo morirà, pago soltanto di aver dimostrato al padrone la gioia per il suo ritorno,  ma dopo aver rivisto colui per il quale ha combattuto tenacemente anche la morte. Il livello di commozione e sentimenti in questo episodio è talmente alto, che Omero racconta la morte del cane, con le parole che avrebbe usato per quella di un eroe.