Umanesimo: caratteristiche e contesto storico

Caratteristiche dell'Umanesimo: confronto con il medioevo, contesto storico, cultura, questione della lingua e autori (5 pagine formato doc)

Appunto di silviaerconi

UMANESIMO: CARATTERISTICHE

Umanesimo.

Seconda metà 1300-inizio 1400. ETA’ MEDIOEVALE - Visione teocentrica della realtà, che veniva ritenuta il prodotto di un disegno divino imperscrutabile a cui l’uomo doveva solo ubbidire. La figura dell’uomo era molto svalutata perché considerato come fragile strumento nelle mani di Dio. È una visione cupa e pessimistica della vita terrena
FINE 1300 - per vari motivi storici si diffonde una visione antropocentrica della realtà, in cui l’uomo non è più strumento ma protagonista e autore della propria storia.
È un uomo forte, sicuro, capace di tenere testa  dio, dotato di libero arbitrio e di dignità. Viene rivalutato il corpo che non svilisce l’anima ma insieme ad essa rende l’uomo armonioso e bello in senso classico. È una visione ottimistica della realtà. Non è un periodo di ateismo, ma i due ambiti, quello umano e quello divino sono tenuti separati. L’uomo in quanto tale deve prima realizzarsi secondo le sue facoltà in terra e poi eventualmente aspirare alla salvezza eterna.

Umanesimo: storia e caratteristiche

UMANESIMO: CONTESTO STORICO

Questa nuova concezione nasce di pari passo con la diffusione di due orientamenti:
EDONISMO (dal greco edoné = piacere) - ricerca di un giusto ed armonico rapporto con la vita terrena per ottenere il massimo da essa
NATURALISMO - tendenza a valorizzare e leggere la natura senza cercare in essa significati simbolici. Questo comporta l’abolizione di allegorie, lapidari e bestiari che deformano il vero significato della natura.
Gli umanisti si resero conto di condividere coi classici questa concezione dell’uomo e del reale: nei testi classici venivano esaltati valori come l’intelligenza e la dignità umana (=somma delle facoltà per realizzarsi come uomini), veniva esaltata la vita attiva, il rapporto tra stato e cittadino, il rapporto armonico tra anima e corpo, materia e spirito, veniva esaltata la bellezza fisica come espressione di una bellezza interiore. Per questo si assiste ad un recupero e a una celebrazione dei testi classici che vengono ricercati, ricopiati, imitati, emulati.

UMANESIMO: RISCOPERTA DEI CLASSICI

Risvolto: quantitativo - nel medioevo molte opere erano ancora sconosciute, soprattutto quelle greche. Oltretutto molti testi erano stati emendati, cioè corretti, messi al rogo o nascosti perché ritenuti proibiti in quanto i loro contenuti erano potenzialmente peccaminosi. Nel medioevo non c’era inoltre una curiosità intellettuale; qualitativo - nel medioevo si tendeva a deformare il significato delle opere tramite l’uso dell’allegoria, secondo cui il significato letterale è errato, mentre è corretto il significato nascosto, ossia venivano adattati testi pagani ad esigenze cristiane in quanto era inesistente un senso storico grazie a cui è invece possibile contestualizzare i testi. Inoltre si credeva che Dio avesse rivelato la verità una volta per tutte e che l’avesse consegnata a delle auctoritas, filosofi e padri della chiesa, che ne erano i depositari assoluti. Ogni conoscenza veniva imparata e trasmessa tale e quale alle generazioni future.