Lettera a Francesco Vettori: riassunto

Riassunto breve della Lettera a Francesco Vettori di Niccolò Machiavelli (1 pagine formato doc)

Appunto di 7psyco6

LETTERA A FRANCESCO VETTORI: RIASSUNTO

Lettera a Francesco Vettori p 670 T10.2. Machiavelli scrive a Vettori che non è mai troppo tardi per scrivere, aveva paura di aver perso la sua benevolenza ma non sapeva perché|, forse perché aveva fatto leggere le lettere a qualcuno|.

Si è calmato quando Vettori gli riferisce che il suo lavoro procede bene ed è molto contento.|
Non bisogna opporre resistenza alla fortuna ma impegnarsi di più| e in questa lettera Machiavelli gli racconta di lui, della sua giornata.|
Racconta che è stato prigioniero| e quando era uscito di galera andava a uccellare|: lo fece per tutto settembre|; poi racconta di come iniziava una di quelle giornate: Machiavelli andava in un boschetto con un libro di poesie, ripensando così anche ai suoi amori.| sulla strada di città vedeva degli uomini, | poi a casa pranzava con i servi e i familiari il poco che gli dava il suo terreno|. Dopo di chè Macciavelli andava in osteria a giocare| sfogando la negatività della fortuna, per capire se si vergogna del suo comportamento|.

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LA FORTUNA NELLA LETTERA A FRANCESCO VETTORI

Tornato a casa, entra nello scrittoio liberandosi di tutte le meschinità e parlando con gli altri uomini di cultura lo scrittore si sente meglio.| Machiavelli scrive una specie di diario dove raccoglie tutte le informazioni apprese dagli altri intellettuali| e non pretende che a noi piacciano i suoi scritti che sono indirizzati a Giuliano dei Medici| che il suo amico Filippo ha visto.
Machiavelli si rivolge adesso all’ambasciatore, il quale vorrebbe che lo scrittore andasse a vivere da lui ma ciò che lo trattiene sono alcuni affari e in più è preoccupato dal fatto che a Roma ci sono i Solderini (“nemici” dei Medici)|.

Teme in un nuovo arresto dato che ci sono persone che vorrebbero metterlo nei guai e prega Vettori di salvarlo da questa paura.
Narra poi che ha parlato con l’amico Filippo del diario, se pubblicarlo o no: se non lo fa Giuliano non l’avrebbe mai letto ed è proprio per lui che l’ha steso|. Macchavelli vuole farlo anche per necessità economica ed è convinto di poter conquistare la stima della famiglia fiorentina grazie ai suoi 15 anni di carriera politica|
Conclude sostenendo che non bisogna dubitare della sua lealtà in quanto una persona leale non deve cambiare