Modi della narrazione: cosa sono e come si classificano

Come di classificano i modi della narrazione nell'analisi del testo narrativo. Cosa sono voce narrante, focalizzazione, distanza narrativa

Modi della narrazione: cosa sono e come si classificano
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MODI DELLA NARRAZIONE

Come si classificano i modi della narrazione
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I modi della narrazione sono una parte fondamentale dell'analisi del testo narrativo.

Ma come si classificano, e secondo quale criterio? Vediamo come possiamo identificare i diversi elementi all'interno della nostra analisi.

VOCE NARRANTE

Il narratore non è l’autore che scrive l’opera, ma colui che racconta la storia. Egli può usare la terza persona e quindi stare fuori dalla storia (come gli scrittori dell’Ottocento). Si tratta allora di un narratore esterno o eterodiegetico; oppure l’autore fa narrare la storia ad un personaggio servendosi della prima persona, e allora viene definito narratore interno o omodiegetico, che si trova, quindi, nel tempo e nello spazio della storia.

  • Il narratore eterodiegetico può talvolta entrare nella storia, intervenendo con la sua voce esplicita, con commenti, usando la prima persona. Il narratore eterodiegetico, palese o assente, usa i tempi narrativi del passato.
  • Il narratore omodiegetico si identifica o col protagonista, e allora avremo un narratore autodiegetico, o con un personaggio, e allora avremo un narratore allodiegetico.

I tempi utilizzati sono quelli commentativi: il presente, il passato prossimo e i due futuri, che indicano uno spiccato coinvolgimento dell’autore, che richiede al lettore un’analoga tensione emotiva.

FOCALIZZAZIONE

La focalizzazione, o punto di vista, si riferisce a colui con i cui occhi si vedono e si giudicano le cose narrate.

  • Focalizzazione zero: è presente quando il narratore esterno non usa la prospettiva dei personaggi, ma ha un punto di vista molto ampio, sa più dei personaggi, è onnisciente e spesso anticipa il futuro.
  • Focalizzazione esterna: è presente quando il narratore, ignorando i fatti, è un portavoce che registra gli eventi, sa meno dei personaggi e riferisce in modo oggettivo ciò che vede realizzarsi sotto i suoi occhi, con un linguaggio privo di aggettivazione e connotazione.
  • Focalizzazione interna: è presente quando il narratore, autodiegetico, ne sa quanto il protagonista, o quanto un personaggio testimone con cui si identifica, come nel caso del narratore allodiegetico.

La focalizzazione interna può essere:

  • Multipla, se il punto di vista sullo stesso avvenimento è di più personaggi;
  • Fissa, se il punto di vista è di un solo personaggio.

DISTANZA NARRATIVA

La distanza narrativa dipende dalla voce narrante, dalla focalizzazione e dai modi del discorso:

  • Se il narratore fa sentire la propria voce e manifesta con chiarezza la propria prospettiva, egli è distante dalla storia;
  • Se invece finge che siano i personaggi a parlare, la distanza è minima.
  • Quando il narratore mette in risalto la propria funzione, il suo punto di vista, il modo di narrare è diegetico, ossia i fatti vengono raccontati per lo più senza dialoghi e prevale il discorso indiretto (→ Focalizzazione zero);
  • Quando la distanza è minima e il racconto è in prima persona, il modo di narrare è mimetico e si avvale del discorso diretto (→ Focalizzazione interna);
  • In una posizione intermedia tra le due precedenti forme narrative è il racconto trasposto, ossia il narratore racconta in terza persona (→ Focalizzazione esterna).

ASPETTI FORMALI DEL RACCONTO

Esaminare il livello formale del testo narrativo:

  • Registro stilistico:
  • - Solenne, proprio dei discorsi importanti;
    - Formale, tipico dei personaggi che non si conoscono;
    - Colloquiale;
    - Basso o informale, dal tono più familiare o popolare.
  • Morfologia (diminutivi, prevalenza di aggettivi, nomi, verbi, uso dei tempi e dei modi, congiunzioni).
  • Sintassi (preferenza per la paratassi, struttura più rapida ed essenziale, soprattutto per asindeto, o per l’ipotassi, che conferisce un ritmo più ampio, lento e complesso).
  • Lessico (parole ed espressioni chiave, connotazioni nei termini, parole arcaiche, popolari, dialettali, tecniche, straniere).
  • Figure retoriche

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