Paradiso di Dante: riassunto

Breve riassunto dei canti del Paradiso di Dante Alighieri (7 pagine formato doc)

Appunto di moran83

PARADISO DI DANTE: RIASSUNTO

Dante è arrivato alla sommità del Purgatorio, arriva al Paradiso Terrestre (felicità terrena), è stato lavato nell’Enuè (ricordo solo il bene fatto), beve le acque del fiume Lete (dimentica il male fatto).

Virgilio sparisce perché ha esaurito il suo compito.
Virgilio non può andare in Paradiso anche perché lui è il simbolo dell’intelligenza, che, però, non basta per poter vedere Dio, ci vuole la grazia e la beatitudine, quindi arriva Beatrice.
Il Paradiso è staccato da tutta la Terra, e non è sottoposto al tempo, domina l’eternità, è il luogo della grazia perpetua.
Ci vanno coloro che non hanno commesso peccati, coloro che, per libero arbitrio, hanno scelto la vita in Dio. Però si dice che il numero di coloro che saranno beati è già conosciuto da Dio (predestinazione). Però non lo conosce l’uomo. Sa che è il numero degli angeli che si erano ribellati a Dio. E questo numero è un decimo di tutti gli angeli. In Paradiso non ci sono solo gli uomini: 1/10 è per gli uomini, 9/10 sono per gli altri angeli che no si sono ribellati.
La concezione di Dante è quella aristotelica.

Paradiso della Divina commedia: riassunto

PARADISO DANTE RIASSUNTO GENERALE

I primi sette cieli prendono il nome dai sette pianeti che vi sono contenuti. L’ottavo è quello delle stelle fisse, il nono è del Primo Mobile. Poi c’è l’Empireo, la decima sfera, incorporeo, immobile, che raggruppa tutti gli altri. È la sede vera e propria di Dio, anche se è in tutte le cose. Tutti gli altri cieli si muovono. Dio imprime la sua forza al Primo Mobile, e gli imprime un movimento di rotazione. Questo movimento passa gradualmente agli altri cieli, che sono presieduti dalle intelligenze angeliche.
C’è anche un altro movimento: le creature di Dio tendono naturalmente a tornare a Dio due movimenti:
1)    bene di Dio che va verso il basso
2)    desiderio degli uomini di tornare a Dio, quindi va verso l’alto.

PARADISO DANTE RIASSUNTO CANTI

Da solo Dante non può salire al Paradiso, perché è un essere umano. Ha bisogno della grazia. Ma deve anche “deificarsi” per vedere Dio. È un concetto che Dante ha derivato da S. Bernardo trasmanare = andare al di là di tutto ciò che è umano, superare i limiti dell’umano. Se un uomo dà retta alla sua cupidigia si allontana sempre più da Dio, come Dante. Però l’uomo ha la ragione, e, con l’umiltà e la carità, può tornare a Dio.
Deificarsi = farsi simili a Dio, annulla la propria volontà per quella di Dio. In questa similitudine consiste la beatitudine eterna. È la visione di Dio.

RIASSUNTI CANTI PARADISO

Dante vede i beati distribuiti nei vari cieli. Tutti i beati sono beati e vedono Dio, però il rapporto tra loro e Dio è in rapporto a come avevano fatto il bene sulla Terra. Anche i pianeti influenzano le azioni, e questo è un criterio che ha fatto posizionare i beati. Il libero arbitrio è un altro criterio.
Il Paradiso è dominato dalla luce. La luce si fa sempre più intensa a mano a mano che si sale verso l’Empireo, verso Dio, che è egli stesso luce. Nella terza cantica, Dante racconta l’ineffabile, è difficile per lui dire quello che ha visto, anche perché l’ha visto perché era riuscito a purificarsi, a lasciare una sua parte terrena. All’inizio Dante si rivolge ad Apollo, non alle muse. Apollo è simbolo della sapienza, che serviva a Dante per raccontare.