Settecento e Ottocento: cultura e storia

Settecento e Ottocento: contesto storico, politico, sociale, neoclassicismo e preromanticismo, generi letterari, letterature straniere (4 pagine formato doc)

Appunto di sarabonazzi91

SETTECENTO E OTTOCENTO: CULTURA E STORIA

Tra Settecento e Ottocento.

Il contesto. Definizione. Il periodo storico compreso tra la Rivoluzione francese (1789) e la Restaurazione (1815) viene definito in maniera diversa, a seconda che si vogliano sottolineare gli aspetti culturali piuttosto che politici, così viene denominato:
•    Età neoclassica o preromantica - definizione che evidenzia le due prevalenti tendenze contemporanee del gusto artistico e letterario
•    Età napoleonica - definizione che evidenzia l’evento storico dell’epoca, cioè dall’ascesa alla caduta di Napoleone.

1.2    PANORAMA STORICO, POLITICO E SOCIALE
La campagna militare di Napoleone Bonaparte incide notevolmente sulla configurazione territoriale dell’Italia. Si possono ricostruire tre fasi:
•    1° fase repubblicana (1796-1799) - creazione della Repubblica Transpadana e Cisalpina, Cessione del Veneto all’Austria col trattato di Campoformio (1797), instaurazione della Repubblica Partenopea e Romana, fuga del Papa in Toscana.
Caduta delle Repubbliche giacobine.
•    2° repubblicana (1800-1805) - proclamazione della seconda Repubblica Cisalpina, ricostruzione della Repubblica Ligure, nascita della Repubblica Italiana con capitale Milano (1802)
•    3° fase (1805-1814) - Napoleone si proclama re d’Italia, falli9mento dell’impresa napoleonica in Russia (1812), con la disfatta di Lipsia (1813) e quella di Waterloo (1814) crolla l’impero francese e l’Italia ritorna sotto l’egemonia austriaca.

Il Settecento in letteratura, filosofia e storia

LETTERATURA TRA SETTECENTO E OTTOCENTO

Relativamente agli aspetti sociali, la politica napoleonica mira a creare una nuova classe dirigente favorevole al suo governo e aperta alle innovazioni giuridiche, economiche e culturali da lui promosse. Ciò si verifica soprattutto nell’Italia settentrionale, dove occorrono intellettuali di tutto il paese, attratti, oltre che dalle possibilità di lavoro, anche dalla fede nei principi rivoluzionari. Nel regno di Napoli, invece, la repressione attuata dai Borboni nei confronti degli intellettuali coinvolti nella Repubblica Partenopea distrugge quasi completamente la cultura meridionale, creando un vuoto destinato a permanere per parecchi8 anni. Sul piano della società culturale, l’intellettuale attraversa una profonda crisi di ruolo: scomparsa del vecchio modello intellettuale cortigiano (l’ultimo esempio è Monti), si pone il problema, relativamente al rapporto cultura-potere politico, della scelta da parte dell’intellettuale tra la partecipazione o l’astensione. Le soluzioni che i letterati attuano sono molteplici: in linea di massima partecipano, pur con riserve intellettuali, e diventano elementi attivi nella promozione del consenso governativo.

LA CULTURA DEL PRIMO SETTECENTO

PANORAMA CULTURALE. Fra Settecento e Ottocento due politiche sono particolarmente attive: una, che si richiama al Classicismo, viene detta Neoclassicismo; l’altra che si rifà al gusto sentimentale o orroroso già diffuso dall’illuminismo, viene denominata Preromanticismo.

I GENERI LETTERARI

Il romanzo. Nella prosa narrativa l’unico testo importante è il romanzo epistolare “Le ultime lettere di Jacopo Ortis” di Foscolo. Per il resto, il periodo è dominato dalla prosa giornalistica e dalla saggistica storico- politica.
Il giornalismo. Tra i numerosi periodici pubblicati nel triennio giacobino (più di cento), il più importante è il termometro politico della Lombardia diffuso nell’ intera Italia. Nell’attività giornalistica si impegnano quasi tutti gli intellettuali dell’epoca: i temi maggiormente trattati – con tono quasi sempre enfatico e oratorio – sono di natura politica e riguardano l’indipendenza italiana, le insidie antirivoluzionistiche tese dagli aristocratici e dai rappresentanti ecclesiastici e la miseria del popolo.  Durante il regime napoleonico la stampa è asservita al potere e diviene di propaganda dai programmi politici e culturali.