Sallustio: vita, opere e storiografia

La vita, le opere e la storiografia di Gaio Sallustio Crispo (3 pagine formato doc)

Appunto di mikra

SALLUSTIO VITA

Sallustio.

È il primo grande storico latino. Ostile alla nobilitas, si dedica alla storiografia solo dopo essersi ritirato a vita privata, e la ritiene come la più nobile attività a cui un uomo può dedicare il proprio otium.

La vita. Sallustio nasce ad Amiterno in Sabita nell’86 a.C. da famiglia plebea abbastanza agiata.
A Roma inizia la carriera politica come homo novus appoggiato forse proprio dallo stesso Cesare. Dopo aver ricoperto le cariche in questura e nel tribunato, nel 50 a.C. viene espulso dal senato con l’accusa di probrum (=vita scostumata), e nel 49 a.C. viene reintegrato da Cesare. Nel frattempo lo aveva raggiunto in Gallia per la guerra civile, e dopo la vittoria di Tapso nel 46 a.C. Cesare riduce la Numidia a provincia romana con il nome di Africa Nova e sceglie Sallustio come governatore.
Tornato a Roma straordinariamente arricchito  tra il 45 e il 44 a.C. viene accusato di concussione, ma viene poi salvato dal processo per intervento di Cesare. Alla sua morte (44 a.C.) Sallustio decide di abbandonare la carriera politica e si ritira a vita privata e di dedica all’attività storiografica presso il palazzo circondato dagli horti sallustiani che fece costruire tra il Quirinale e il Pincio. Muore nel 35 a.C.

Sallustio: vita e opere

SALLUSTIO STORIOGRAFIA

La funzione della storiografia e il ruolo dello storico secondo Sallustio. Nei proemi delle sue opere che si sono conservate per intero, il “De Catilinae coniuratione” e il “Bellum Iugurthinum”, Sallustio sviluppa temi di carattere generale affermando l’utilità della storia, in quanto la mentalità romana considerava assolutamente primaria la partecipazione alla vita pubblica, anche se riteneva che l’attività politica non fosse più praticabile poichè a Roma trionfava la corruzione.
Inoltre egli, partendo dal tema platonico del dualismo dell’essere umano, composto di anima, di origine divina chiamata a funzione di guida, e corpo, in comune con gli altri animali e che quindi deve obbedire all’animus, proclama la superiorità della parte spirituale dell’uomo su quella fisica, riconducendo all’anima le occupazioni più nobili ed elevate, tra cui l’attività politica.
In questa situazione di corruzione quindi risulta indispensabile l’attività storiografica in quanto spinge all’emulazione delle grandi imprese degli antenati.
Sallustio infatti non si impegna solo di tramandare l’esposizione delle imprese, ma anche l’interpretazione e la valutazione dei fatti.

SALLUSTIO DE CATILINAE CONIURATIONE

Il “De Catilinae coniuratione”. Si tratta di una monografia, cioè del racconto di un fatto ben definito svoltosi in un periodo di tempo limitato (in questo caso 18 mesi, tra il 64 e il 62 a.C.).
Sottolinea l’importanza dell’opera rilevando che la congiura di Catilina è stato un fatto degno di memoria per la novità del crimine e del rischio che ha rappresentato, poichè è l’evento che riassume la gravirà della situazione della repubblica in quel periodo: perchè l’uomo arriva ad organizzare una rivolta?
Questi eventi inducono lo storico ad impostare il racocnto secondo una proprettiva più ampia, attraverso tre excursusche approfondicono i temi e i concetti impliciti nell’esposizione storica.