Carme 31 di Catullo: analisi e metrica

Analisi e metrica del Carme 31 di Catullo (2 pagine formato doc)

Appunto di frapancy

CARME 31 CATULLO

Commento al Carme 31.

Di ritorno dalla Bitinia, Catullo si reca sul lago di Garda e parla qui della sua villa come se fosse una donna, con espressioni più adatte a descrivere la sensualità femminile piuttosto che la bellezza di un luogo; per questo sembra che stia pensando a Lesbia. La novità sta proprio nella grande affettività che ha per un luogo. Sirmione è una penisola sul lago di Garda, dove, secondo studi del 9° secolo e poi altri più recenti, restano i resti del basamento originale della villa dei parenti di Catullo: c’era un ampio giardino circondato da portici coperti, molte stanze, costruita sfruttando la pendenza del terreno per raccogliere l’acqua, provvista di un ingresso monumentale arredato con statue. La prima fase della costruzione (cioè quella del basamento) sembra risalire all’età di Augusto e di Tiberio (dal 31 a.C.
al 37 d.C.), mentre la ristrutturazione è del 5° secolo.

Carme 31 di Catullo: analisi grammaticale

SIRMIONE CATULLO ANALISI

La villa di Sirmione è per Catullo un luogo di pace, perché lì si sente padrone, dopo essere stato esule; anche il tono del carme sembra esaltare questo sentimento di proprietà, grazie all’uso di particolari aggettivi e sostantivi: si definisce l’Eros del luogo, in quanto la stessa villa è vista come una donna; in senso metaforico poi usa dei termini per dare risalto all’esultanza che prova nel momento del suo ritorno, che è un sentimento momentaneo, senza però nessun riscontro pratico nella realtà.

CARME 31 CATULLO METRICA

Il metro utilizzato è il trimetro giambico scazonte (cioè zoppicante). La poesia ebbe molto successo e fu anche ripresa da Carducci.
Analisi grammaticale:
1° verso:    Per la circolarità del carme, si deve unire al penultimo verso, perché anche in esso c’è un riferimento all’acqua e per l’allitterazione della s che indica dolcezza e il movimento dell’acqua stessa. Anche questo è un segno di erudizione
•    Paene: significa quasi, qui è apposto ad un sostantivo (insularum) mentre di solito è con un aggettivo o un avverbio.
•    Sirmio: la posizione centrale di questo vocativo indica un riferimento all’epica e anche il voler intendere Sirmione come centro del mondo per Catullo.
2° verso:    
•    Ocelle: è un diminutivo di oculus, usato tipicamente da Catullo per aggraziare; qui ha significato di metafora affettiva, come se personificasse l’isola.
•    Quascumque: da quicumque = tutte quelle che.
•    Liquentibus stagnis marique vasto: è un inarcamento (o enjambement); compare anche un chiasmo perché l. appartiene allo stesso campo semantico di v., così come s. e m. Anche questa è una tipica costruzione erudita

CARME 31 CATULLO ANALISI

3° verso:    
•    Neptunus: intento epico di Catullo, che si trova poi anche nei versi successivi; vuole richiamare l’immagine dell’eroe che torna a casa, come Ulisse.
4° verso:    C’è un’allitterazione delle nasali
•    Libenter...laetus: esprime la gioia di Catullo; sono un avverbio e un aggettivo con significato molto simile: il primo indica una disposizione d’animo, mentre il secondo l’esternazione del sentimento (in potenza e in atto).
5° verso:    Nel primo emistichio c’è l’assonanza del gruppo ns, nel secondo della n.
•    Thuniam...Bithunos: non indicano proprio lo stesso territorio, infatti la prima è una regione a ovest della seconda; ciò indica quanto Catullo ami essere preciso.
•    Vix...credens: è un’espressione colloquiale
6° verso:    
•    Liquisse: non esiste, è al posto di relinquo, e ciò indica l’uso di un arcaismo, altro segno di grande erudizione.
•    Bithunos...campos: è un iperbato, cioè un’inversione dell’ordine naturale delle parole.
7° verso:    
•     Solutis curis: ablativo di paragone, retto da beatius, che è comparativo di maggioranza neutro.