Bellum civile di Marco Anneo Lucano: analisi

Bellum civile o Pharsalia: analisi e breve riassunto dell'opera di Lucano sulla guerra civile tra Cesare e Pompeo (2 pagine formato doc)

Appunto di toniuccio

BELLUM CIVILE LUCANO: ANALISI

Marco Anneo Lucano: Bellum civile.

Argomento dell’opera è la guerra civile tra Cesare e Pompeo, che ebbe nella battaglia di Farselo il suo momento decisivo. Lucano ha eliminato completamente dal suo poema l’apparato divino tradizionale: l’ira di una divinità come motore dell’azione (elemento comune all’Iliade, Odissea, Eneide), concili degli dei, interventi delle divinità a favore dell’una o dell’altra ecc.
Il Bellum civile appare quindi atipica non solo perché rinuncia al consueto apparato mitologico,ma soprattutto perché sceglie un tema singolare rispetto alla precedente tradizione. Molti poeti latini avevano trattato avvenimenti storici (Nevio – Bellum Poenicum, Ennio – Annales), ma l’avevano fatto con intento celebrativo, per esaltare Roma e le sue grandi personalità; al contrario, l’opera di Lucano si presenta come il racconto di un evento funesto e nefasto, in quanto sceglie di narrare la caduta rovinosa della “libertas” repubblicana.
Il poeta pertanto, invece di celebrare, come avevano fatto i suoi predecessori, gli eventi che narra, li biasima e li deplora (assumendo un atteggiamento simile a quello della storiografia di Sallustio, che aveva fatto oggetto di riflessione non i momenti di ascesa, ma di crisi e di decadenza della potenza di Roma).

Marco Anneo Lucano: riassunto

PHARSALIA LUCANO: RIASSUNTO

La poesia epica aveva il modello classico nell’Eneide. Contro questo dogma letterario e scolastico si ha nell’età di Nerone la dichiarazione di guerra, da parte di Lucano. Aristotele nella Poetica aveva negato che la storia “rappresentazione del particolare” potesse diventare poesia, che è “rappresentazione dell’universale” La sentenza aristotelica fu subito ripetuta contro Lucano in Roma, dove fin dai tempi più antichi, fin da Nevio, la storia era entrata nell’epopea per non uscirne più. Tutti gli epici romani avevano sempre  rispettato lo scenario omerico, favoloso e divino, conservando il carattere di idealità, voluto da  Aristotele. Lucano volle distruggere anche questo, mettendosi in aperto contrasto con tutta la tradizione epica.