Cap. 16 e 17 Somnium Scipionis

Traduzione dei capitoli 16 e 17 del "Somnium Scipionis" di Cicerone, più qualche nota.(formato word pg 1) (0 pagine formato doc)

Appunto di ciuttola
CAPITOLO 16 CAPITOLO 16 SOMNIUM SCIPIONIS "Ma così, Scipione, come questo tuo avo, come io che ti generai, coltiva la giustizia e la pietà, che se nel caso dei genitori deve essere grande, nel caso della patria deve essere massima; una vita siffatta è la strada verso il cielo e verso quell'adunanza di coloro che, svincolati dalla materia corporea, dimorano in quel luogo che vedi - era infatti questo un circolo che riluceva di un candore sfolgorante tra le fiamme degli astri- che voi, come avete appreso dai Greci, chiamate Via Lattea." A me che da quel luogo contemplavo l'universo, tutte le altre cose sembravano splendide ed ammirevoli.
Vi erano infatti quelle stelle che mai dalla terra possiamo vedere e le dimensioni di tutte erano quali mai abbiamo sospettato di vedere e tra queste vi era quella più piccola che, ultima dalla parte del cielo, ma la più vicina rispetto alla terra, risplendeva di luce non propria.
Le stelle ,con il loro volume, vincevano facilmente la grandezza della terra. Invero, la stessa terra mi sembrava essere così piccola, che mi sentivo umiliato del nostro dominio, con il quale a mala pena tocchiamo un punto di essa. CAPITOLO 17 SOMNIUM SCIPIONIS E poiché la guardavo con troppa insistenza, l'Africano disse: “Ti prego, fino a quando la tua mente rimarrà fissa alla Terra? Forse non vedi in quali sacri spazi sei giunto? L'universo è composto da nove orbite o piuttosto sfere, delle quali una sola è celeste, ,l'ultima, che abbraccia tutte le altre, lei stessa sommo dio che racchiude e contiene le altre; nella quale sono infisse quelle stelle che ruotano con movimenti eterni. A questo sottostanno sette (sfere) che ruotano con movimento contrario a quello del cielo. Fra le quali quello che in terra noi chiamiamo Saturno occupa la sfera più distinte; quindi c'è quel bagliore prospero e salutare per il genere umano che è detto Giove; poi quel bagliore rosso e funesto per la Terra ce voi chiamate Marte; quindi al di sotto il sole occupa circa una posizione intermedia, guida, principe e moderatore degli altri astri, mente del mondo e forza regolatrice, di tale grandezza che rischiara e riempie con la sua luce l'universo. Da una parte Venere, dall'altra il corso di Mercurio, come satelliti seguono questo, e nella sfera più bassa ruota la Luna, illuminata dai raggi del Sole. Al di sotto di quella infatti non c'è niente se non mortale e caduco fuorché gli animi dati in dono al genere umano dagli dei ; sopra la Luna ci sono tutte le cose eterne. Infatti la Terra, che si trova al centro dell'universo e nona, è immobile ed è la più bassa, e tutti i pesi tendono ad essa per la loro forza di gravità.”