Il teatro dalla Grecia a Roma

Appunto sul'origine e sviluppo del teatro latino: caratteristiche e autori della tragedia e della commedia (2 pagine formato doc)

Appunto di serenatesta93
Come già diceva Aristotele nell'opera della “Poetica” il teatro assumeva per il mondo greco una funzione catartica: veniva utilizzato dunque come strumento per purificare le anime di chi assisteva allo spettacolo.
Si riteneva infatti che la rappresentazione sul palcoscenico degli orrori e dei misfatti dei personaggi mitologici allontanasse chiunque dal voler commettere omicidi o compiere peccati di tal stampo. Oltre alla funzione catartica, va ovviamente ricordata anche quella educativa: in particolare per quanto concerne la tragedia essa faceva sempre riferimento al mondo del mito e quindi educava ai valori della polis e ricordava costantemente i miti delle città-stato greche.


Il teatro costituiva anche un evento politico in quanto era organizzato dallo Stato con il contributo economico dei cittadini più facoltosi. Veniva infatti eletto un arconte eponimo che doveva scegliere tre drammaturghi i quali si sarebbero poi confrontati sulla scena al fine di eleggere e proclamare il vincitore.
Ogni autore doveva arrivare al concorso con una tetralogia (un'opera tragica suddivisa in tre atti tragici e un quarto che solitamente era un dramma satiresco). Gli attori potevano variare da uno sino a tre ed erano accompagnati da un coro che anticipava l'entrata in scena del protagonista e raccontava agli spettatori gli antecedenti della storia che si intendeva raccontare. I tre grandi drammaturghi tragici che la storia ricordi sono: Eschilo, Sofocle e Euripide. Come spesso succede, i romani tanto devono alla tradizione greca e anche nel caso della tragedia l'origine del teatro latino è senz'altro da ricercarsi nella complessa interazione tra forme di rappresentazione greca e altre di matrice più propriamente italica e etrusca.


Il rifacimento al modello greco non si deve intendere come una tradizione letteraria dei testi, ma come un vertere che implica un rifacimento al testo greco ma un adattamento alla tradizione romana e al mos maiorum dei latini. Inoltre il vertere veniva spesso combinato alla contaminatio, l'unione di più modelli greci all'interno di una unica tragedia.