Decadentismo: significato, caratteristiche e autori

Decadentismo: significato, caratteristiche, autori, temi principali e confronto fra Decadentismo e Romanticismo e fra Decadentismo e Naturalismo (4 pagine formato doc)

Appunto di thebitterend

DECADENTISMO: SIGNIFICATO, CARATTERISTICHE E AUTORI

Letteratura italiana: il Decadentismo.

Il concetto di Decadentismo. Viene solitamente denominato Decadentismo quel periodo che comprende gli ultimi due decenni dell’’800 e i primi anni del ‘900.
Nel maggio del 1883 Verlaine pubblica sulla rivista Le Chat Noir (Il gatto nero) il sonetto in rima dal titolo Languore (“Sono l’Impero Romano alla fine della decadenza...”) nel quale si identifica appunto con l’Impero Romano nella fase della decadenza, colpito a quel tempo da un forte senso di impotenza e dall’impossibilità materiale di reagire efficacemente ai barbari. L’autore si immedesima nella crisi e vuole così esprimere la sensazione di spossatezza, di debolezza e d’incapacità provocata dal lento finire e dal disfacimento di un’epoca ma, insieme, anche un compiacimento della crisi, per seguire un’arte estremamente raffinata e una composizione poetica squisita, elegante e virtuosa.
Il senso di decadenza è quindi paradossalmente accompagnato da una scrittura elegante, dalla ripresa dell’arte e delle figure retoriche elevate.

DECADENTISMO: CARATTERISTICHE

Erano queste le idee e i propositi propri dei circoli all’avanguardia, nei quali si radunavano i poeti e gli artisti, come i bohemien o i poeti maledetti, che dimostravano atteggiamenti di rifiuto verso la società.
Il Decadentismo infatti è proprio questo, ovvero un movimento, all’inizio visto in maniera dispregiativa, che si è sviluppato nei circoli innovatori francesi e che prende il nome dalla rivista Le Décadent, dove il termine appare per la prima volta. Altre riviste portavoce dell’avanguardia sono Lutèce, la Revue Indépendante, la Revue Wagnérienne (con evidente riferimento al musicista tedesco Richard Wagner).

Decadentismo: definizione e temi principali

TEMI DEL DECADENTISMO:

Le teorie e le opere dei Decadenti venivano esposte dapprima su riviste, come fece Verlaine, forse il più importante e significativo dei Decadenti, pubblicando una raccolta delle poesie di questi poeti chiamata Poètes maudits (ovvero Poeti maledetti). Un’altra opera da considerarsi manifesto del Decadentismo è A rebours (Controcorrente) di Huysmans, scritto che ebbe influenza anche su D’Annunzio.
Il movimento decadentista può essere considerato secondo due diverse accezioni:
- in senso ristretto, per indicare quei gruppi di letterati (o poeti maledetti) che scrivevano su queste riviste e che contestavano e rifiutavano la società, specialmente negli ultimi due decenni dell’’800 e nei primi anni del ‘900;
- in senso ampio, identificandolo con tutta o gran parte della produzione poetica dl ‘900.

DECADENTISMO: AUTORI

Gli autori più famosi e importanti del Decadentismo italiano sono D’Annunzio, Pascoli e Fogazzaro (autore, fra l’altro, di Piccolo mondo antico). Svevo e Pirandello cominciano a scrivere nel Decadentismo ma entrambi andranno oltre la frantumazione della realtà tipica di questo movimento, pervenendo addirittura all’analisi e successiva frantumazione dell’io, caratteristica tipica delle correnti letterarie del Novecento (si pensi al significativo titolo dell’opera di Pirandello Uno, nessuno e centomila). Infatti non solo la realtà ma neanche l’io è, per loro, conoscibile.

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