"Vita di Galileo" di Brecht

Analisi dell'opera di Bertold Brecht con riferimenti alla vita dell'autore. (file.doc, 2 pag.) (0 pagine formato doc)

Appunto di lena81
VITA DI GALILEO VITA DI GALILEO Di Bertolt Brecht La Vita di Galileo è una riflessione che serve a Brecht per riflettere sulla vita degli intellettuali del suo tempo.
Fu scritta dal 1938 al 1940, nel tempo in cui in Germania c'era il nazismo. Nel 1945 sulla spinta della bomba scoppiata su Hiroshima, Brecht sistemò l'opera. Fu rappresentata nel 1947 a Beverly Hills, perché Brecht come molti altri intellettuali era dovuto immigrare in America, dove però ebbe poco successo in quanto l'autore era ritenuto comunista e quindi gli americani vedevano nell'opera alcuni elementi sovversivi. La Vita di Galileo è suddivisa in 15 quadri scritti in prosa e sono preceduti da didascalia in cui è indicato il tempo e il luogo dell'azione, in più c'è una ballata in poesia.
I 15 quadri rappresentano le tappe fondamentali della vita di Galileo Galilei dal 1609 al 1642. Il tema principale è la vita dello scienziato, le sue responsabilità nel confronto del potere e della società. Per Galileo era necessario che la società conoscesse. La riflessione si sposta da Galileo allo "scienziato" del 900 che aveva creato la bomba atomica. Galileo aveva abiurato e aveva quindi rinunciato alle sue conclusioni sul moto dei pianeti perché altrimenti l'avrebbero ucciso, ma egli continuò in segreto i suoi studi. Le sue teorie devono arrivare, devono raggiungere Vienna. Egli non si pone il problema dell'uso perché la scienza nel 1600 aveva poche applicazioni. Galileo non è un eroe integerrimo, ama le comodità della vita come il buon cibo e il buon vino. È svagato, sornione, concreto, beffardo (con Andrea), acceso difensore della libertà di pensiero, vorrebbe vivere in pace. Il libro narra una sconfitta, ma è anche l'inno alla forza della ragione, della verità, della pedagogia basata sulla verità. Nel capitolo XIV la "NOTTE CHIARA" è la metafora del progresso, della serenità, della positività. Brecht è un drammaturgo tedesco importantissimo nel secondo dopo guerra. Tutti i suoi drammi hanno un contenuto politico e seguono l'ideologia marxista. Pensava che l'arte fosse uno strumento di lotta. Era nato nel 1898. Iniziò a scrivere nel periodo della prima guerra mondiale, dedicandosi al teatro e alla poesia. Nel 1924 si trasferì a Berlino dove conobbe il musicista Kurt Wail, con il quale compose "L'opera da tre soldi" nel 1928. In questo periodo si accostò al marxismo e perciò dovette abbandonare la Germania e andò in Danimarca e negli Stati Uniti. In seguito ritornò in Europa e si trasferì a Berlino Est, morì nel !956. Brecht è importante nel teatro del 900 perché non solo scrive delle opere che poi sono rappresentate, ma elabora teorie sul problema della fruizione e la funzione dell'arte. Le sue opere sono importantissime perché alla base di tutte quelle che verranno prodotte dal 1931, denuncia le sue teorie sul teatro epico. Brecht afferma che bisogna superare i precetti delle unità di luogo, di tempo e d'azione di Aristotele (24 ore la durata di una vicenda fatta da una sola azione). Bi