Gli autori siciliani del 900

Percorso fra gli autori di ieri e di oggi. (file.doc, 4 pag) (0 pagine formato doc)

Appunto di laura845
Autori,testi e momenti di narrativa siciliana del Novecento Testi e momenti di narrativa siciliana del Novecento: un percorso fra gli autori di ieri e di oggi.
Alcune precisazioni in premessa……… Regionalismo e tradizione unitaria della letteratura italiana La nostra letteratura costituisce sicuramente un patrimonio comune a tutta la nazione e su di essa si è educato e formato per gran parte ,negli anni del Risorgimento ,il senso di identità nazionale.Tuttavia i fenomeni letterari,le tendenze culturali,la diffusione delle idee non hanno toccato allo stesso modo il Nord o il Sud e nemmeno Milano o Venezia,Roma o Napoli,per fare degli esempi . Si deve ricordare che l'unitarietà della letteratura italiana si salda per la prima volta intorno ai tre grandi del Trecento Dante,Petrarca e Boccaccio e nasce nella fucina dell'Umanesimo e del Rinascimento con la scelta del toscano letterario come lingua letteraria nazionale.
Questo fatto non annulla tuttavia le differenze regionali o di alcune località dove nel tempo si forma una tradizione fortemente radicata con il territorio. Queste considerazioni in premessa vogliono avvertire che la Sicilia nella narrativa italiana del Novecento non è solo un tema,ma una realtà storico-geografica e culturale che si esprime letterariamente in un certo modo. C'è pertanto una narrativa siciliana che non è tale solo perché i personaggi,i luoghi e gli stessi autori appartengono alla Sicilia,ma perché essi sono espressione di una “sicilianità” L'unità d'Italia e il Meridione Tra le tante differenze (economiche,politiche e sociali)che al momento dell'unificazione dell'Italia dividevano Nord e Sud va ricordata una profonda frattura culturale:il grande movimento di idee del Romanticismo,che alimentò la letteratura,le arti e il processo risorgimentale si era sostanzialmente fermato a Firenze.Il Sud,soffocata e spenta la fervida cultura napoletana dalla repressione della rivoluzione del 1799 e dall'esilio degli intellettuali superstiti,rimane bloccata. Si tratta di una differenza di una certa importanza,che emerge negli anni post-unitari,quando la cultura meridionale si interroga sui costi pagati dal Sud per il raggiungimento dell'Unità nazionale,sulle aspettative che la nascita del nuovo stato unitario aveva alimentato.Si manifestano così gravi fenomeni di “rivolta”contro il nuovo Stato,come il brigantaggio,la mafia,le tentazioni autonomiste ed anche il rimpianto del governo borbonico. La cultura meridionale prende però le distanze da tali posizioni ;si impegna invece nell'analisi della realtà del Mezzogiorno per metterne in luce la specificità e la diversità. In questo quadro ha le sue radici l'esperienza più importante del secondo Ottocento,il Verismo che è parte vitale di tutti i narratori successivi. I romanzi di Verga,Capuana,De Roberto sono espressione di quella “sicilianità”che trova continuità nelle opere narrative di Pirandello,Brancati,Tomasi di Lampedusa,fino a