Bacone, Moro, Campanella, Saramago e Calvino: tesina

L'utopia di Tommaso Moro, La città del sole di Tommaso Campanella, La Nuova Atlantide di Francis Bacon, Cecità di Josè Saramago e Le Città Invisibili di Italo Calvino (11 pagine formato doc)

Appunto di henya

TOMMASO MORO UTOPIA

Letterature comparate. Utopia di Thomas More. Il termine utopia fu coniato da Tommaso Moro, uno dei più alti rappresentanti dell’umanesimo inglese, e designa solitamente un ordinamento politico-sociale senza privilegi, abusi e ingiustizie.

Tra il 1514 e il 1516 Sir Thomas More (Londra1478-1535) scrisse una storia riguardante una società perfetta situata in un'isola remota, che chiamò Utopia, che significa "non luogo", e poiché More nel suo testo descrive il modo migliore per organizzare la società, la parola significa "il buon luogo".
Per la prima volta, dopo molto tempo, il sogno dello stato migliore è ripresentato come una specie di racconto marinaresco che si fonda persino su un resoconto reale le navigazioni di Amerigo Vespucci. Utopia di Sir Thomas More è scritta in latino e nata sullo sfondo di un umanesimo critico di stampo erasmiano.Un filologo, legato agli interessi del capitalismo, affermò che fu Erasmo da Rotterdam a deformare l’Utopia originaria scritta da Moro per via del corpo estraneo comunistico- tollerante- epicureo di essa.

L'utopia di Tommaso Moro: riassunto e significato

TOMMASO MORO FILOSOFIA

Erasmo avrebbe cancellato l’interesse non politico ma esclusivamente religioso che presumibilmente avrebbe ispirato Moro nella redazione della sua Utopia originaria; nella quale l’oggetto della critica non era l’Inghilterra, ma lo stato della Chiesa.

Il fatto che Erasmo avesse rivisto Utopia prima della stampa era noto: determinati elementi di divertimento ironico (che non si rifacevano a Moro) potrebbero essere stati introdotti dal gran letterato. Con ogni probabilità Utopia è un'opera composta da due autori, ma la critica all'Inghilterra è svolta anche da Moro e non solo da Erasmo, ed esclusivamente l'Inghilterra, deve divenire lo stato migliore. Con tutte le sue impurità, l'Utopia è e resta il primo quadro moderno dei sogni di desiderio democratico- comunista. Per la prima volta qui la democrazia in senso umano, nel senso della libertà e della tolleranza pubbliche, fu collegata con un'economia collettiva (che, come tale, in ogni caso è facilmente minacciata dall'elemento burocratico, e anche da quello clericale).

Tommaso Moro: L'utopia

TOMMASO MORO UTOPIA ANALISI

Nel collettivo di Moro è inscritta la libertà e il suo contenuto diventa un’autentica democrazia umano-materiale. Questo contenuto rende l'Utopia, in parti essenziali, una sorta di testo liberale di commemorazione e riflessione del socialismo e del comunismo.In essa Moro si riconosce debitore a Platone e alla sua repubblica ma non ne non segue lo stato ideale da questi accoglie il comunismo aristocratico, trasformandolo però da privilegio di pochi in esigenza universale. Non si può trascurare l'amore del cristiano Moro per la comunità originaria è sorprendente l'abolizione delle controversie di fede; in ciò egli è un immediato precursore di Jean Bodin, l'ideologo (benché su basi diverse) di uno stato aconfessionale...

La città del sole di Tommaso Campanella. L’adesione di Campanella, (Stilo 1568- Parigi 1639), alle teorie di Telesio, (1591) e le simpatie per le scienze occulte e la astrologia,  gli procurarono molti problemi. Fu arrestato e imprigionato per circa 27 anni. Si occupò contemporaneamente sia di problemi più specificamente filosofici sia di problemi politici ed ecclesiali ossessionato dalla preoccupazione di rendere credibile il suo progetto di instaurazione di un ordine sociale ispirato ai principi cristiani.