La roba di Giovanni Verga: riassunto

Breve riassunto della novella "La roba" di Giovanni Verga (1 pagine formato doc)

Appunto di ninobalena

LA ROBA DI GIOVANNI VERGA: RIASSUNTO BREVE

La roba, novella di Giovanni Verga.

Riassunto. Nell’attraversare le vaste campagne tra Lentini e Francofonte, nella piana di Catania, il viandante che avesse chiesto di chi era tutta quell’estensione di terra, il bestiame, le proprietà e quanto altro si poteva vedere si sarebbe sentito rispondere che era tutta roba di Mazzarò. A quel viandante poteva così sembrare che fosse di Mazzarò anche il sole che illuminava quelle distese e che anzi quelle proprietà fossero addirittura Mazzarò disteso sulla sua terra e che vi camminasse sulla sua pancia.
In realtà Mazzarò era un ometto che di grande aveva solo la pancia benché non spendesse per mangiare che poco o nulla.
Tutto quello che aveva era stato guadagnato con l’intelligenza e la sua spregiudicatezza che lo avevano fatto passare dallo stato di povero bracciante a grande proprietario terriero. Aveva cioè dedicato tutta la sua vita ad accumulare la roba. Chi lo aveva preso a calci ora gli dava dell’eccellenza’, e lui poteva permettersi di pensare al barone,  suo vecchio datore di lavoro (e di calci nel sedere) come ad un ‘minchione’ caduto in disgrazia.

LA ROBA: RIASSUNTO BREVE

Cosi poco a poco Mazzarò aveva acquisito tutte le proprietà del barone lasciandogli solo lo stemma di famiglia, di cui lui non sapeva proprio che farsene; cosi come non aveva mai denaro, perché quando aveva accumulato una certa somma acquistava ancora terra e proprietà.
Voleva, diceva sempre, avere più terra del Re che contrariamente a lui non poteva dire che era sua, ne venderla.

La roba di Verga: riassunto e stile

Ma, giunto al termine della sua vita, non sapeva rassegnarsi di dover lasciare la sua roba e, come un pazzo uccideva le sue bestie e gridava alla sua terra che doveva andarsene con lui.