Iliade: Ettore e Achille

Relazione sul carattere dei personaggi di Ettore e Achille nell'Iliade (6 pagine formato doc)

Appunto di soldatino

ILIADE: ETTORE E ACHILLE

Esaminati attentamente tutti i brani letti in relazione ai caratteri di Ettore e Achille, descriverli con abbondanza di esempi e citazioni e poi metterli a confronto.

Nell’Iliade, Omero esalta in particolare due personaggi, i principali del racconto, e cioè Achille e Ettore.
L’Iliade ha inizio con l’ira di Achille, che è quindi il personaggio principale, causata dal furto di Briseide, schiava di Achille ma allo stesso tempo molto apprezzata dal padrone, da parte di Agamennone - … vattene a casa con le tue navi e i tuoi compagni e regna sui Mirmidoni, io non mi curo di te, il tuo sdegno neppure mi sfiora: anzi, ti dirò questo: poiché Febo Apollo reclama Criseide, con la mia nave ed i miei compagni io la rimando; ma Briseide belle guance mi prendo, il tuo premio, io in persona venendo alla tua tenda, affinché tu chiaramente conosca quanto è più forte il mio potere del tuo, e lo sappia chi altro osi parlarmi d pari e confrontarsi con me … -.

Il duello tra Ettore e Achille: parafrasi e riassunto

IL DUELLO TRA ETTORE E ACHILLE RIASSUNTO BREVE

Egli era il re dell’eroe in campo di battaglia e quindi aveva tutti i meriti delle vittorie, anche se la maggior parte delle volte grazie l’intervento di Achille, e quindi poteva usufruire della parte più preziosa del bottino, composta da preziosi, cavalli e donne fatte schiave; - … mai io ottengo un premio uguale al tuo quando gli Achei conquistano una città popolosa di Troiani: ma la fatica più grande dell’aspra guerra le mie braccia sostengono. E quando è il momento di dividere per te c’è un premio di gran lunga più prezioso; io invece me ne torno alle navi con un piccolo e caro, dopo la grande fatica a combattere … -.
Questo sopruso genera in Achille un forte sdegno che causa in lui il desiderio di ritirarsi dalla battaglia - … Ma ora me ne torno a Ftia, perché è molto meglio che torni a casa con le concave navi.

Certo non penso di stare qui, privo del mio onore, a raccogliere per te abbondanza e ricchezze … -.

Ettore e Achille: tema svolto

IL DUELLO TRA ETTORE E ACHILLE COMMENTO

Adesso è presente un aspetto un po’ strano di Achille, infatti dopo che Agamennone gli ruba la schiava, prova dolore per la sua perdita, dopodiché ha una pausa di riflessione su come deve agire per rispondere al torto subito da parte di Agamennone, sicuramente con la morte del re se non fosse intervenuta la dea Atena a calmare l’impeto del guerriero - … così disse: soffriva il Pelide a lui il cuore nel petto forte oscillava fra due gesti, o sguainando l’aguzza spada dal fianco o frenare lo sdegno e trattenere l’impulso; mentre questi pensieri volgeva in cuore e già estraeva dal fodero la grande spada, giunse Atena dal cielo: la dea dal bianco braccio la mandava, Era, che entrambi amava e proteggeva: si fermò alle sue spalle, prese per i biondi capelli il Pelide, a lui solo apparendo, nessuno degli altri poteva vederla; fu colpito da stupore Achille, si volse, subito conobbe lei, Pallade Atena: terribili gli occhi splendevano: e a lei volgendosi parole alate le disse: «Perché dunque, figlia di Zeus egìoco, sei giunta? Forse per vedere l’impudenza di Agamennone Atride? Ma questo ti dico e penso si compirà: per la sua arroganza presto perderà la vita». Ma a lui disse la dea dagli occhi azzurri, Atena: «Per placare il tuo sdegno sono giunta, se mai mi ascolterai, dal cielo: Era mi manda, la dea dal bianco braccio che entrambi ama e protegge.