I pastori: commento

I pastori: testo e breve commento della poesia di Gabriele d'Annunzio (2 pagine formato doc)

Appunto di luca89

I PASTORI: POESIA

I pastori.

Settembre andiamo.

E' tempo di migrare.

Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.

Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, ché sapor d'acqua natìa
rimanga ne' cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.

E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silene,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!

Ora lungh'esso il litoral cammina
la graggia. Senza mutamento è l'aria.
Il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquìo, calpestìo, dolci rumori.

Ah perchè non son io co' miei pastori?

I pastori: analisi e commento

I PASTORI: COMMENTO

Gabriele D'Annunzio. Spiegazione in prosa della poesia. Era settembre ed era il tempo di andare via.
Ora nella terra degli Abruzzi i suoi pastori lasciavano i recinti e si dirigevano verso il mare: scendevano nel mare Adriatico che era tempestoso e che era di color verde come i pascoli che si trovavano nei monti.
Avevano bevuto nelle sorgenti dei monti; perchè il sapor dell'acqua natale rimanga nei cuori deboli a confronto, e anche per non fare venire sete ai pastori lungo il cammino.
Rinnovato avevano il bastone di nocciolo.
Camminavano lungo il sentiero antico, che assomigliava ad un silenzioso fiume di erba, sopra le orme dei padri antichi.
In seguito Gabriele D'Annunzio si immagina di sentire la voce di quella persona che per primo vede il mare con la superficie increspata.

I Pastori: commento e figure retoriche

I PASTORI: SPIEGAZIONE VERSI

Ora nella spiaggia camminava la greggia.
Non tirava vento e il sole illuminava la lana delle pecore che non si distingueva neanche dalla sabbia.
Poi il poeta si immaginava il rumore provocato dal mare e il calpestìo che in questo momento il poeta li considera dei rumori dolci.
Alla fine il poeta esprime la sua tristezza domandandosi perchè non si trovava nel suo paese con i suoi pastori.
Con questa poesia Gabriele D'Annunzio vuole esprimere la sua tristezza e solitudine perchè desiderava (come narra l'ultima strofa della poesia) stare nel suo paese ma che purtroppo era stato costretto ad andare via.
Questo mi fa capire quanto può essere importante per una persona il suo luogo natale per i bellissimi ricordi che una volta andato via, ti lasci dietro le spalle.

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