Descrizione della monaca di Monza

Descrizione della Monaca di Monza de I Promessi sposi di Alessandro Manzoni (3 pagine formato doc)

Appunto di siriogf

MONACA DI MONZA: DESCRIZIONE

Nella rappresentazione iniziale del personaggio di Gertrude non si trova solo un ritratto fisico, ma la storia interiore di una personalità.

Analizza, accuratamente, il ritratto che ne fa il Manzoni. Nel 9° capitolo de ”I promessi sposi” appare un personaggio di notevole importanza soprattutto per l’attenta e ben dettagliata analisi psichica che né fa l’autore. Stiamo parlando della monaca di Monza, comunemente chiamata la Signora per le sue nobili origini.La scelta che il Manzoni fa riguardo al momento di introdurre nella scena un personaggio di così alto valore non è lasciata al caso.Difatti essa viene introdotta dopo una lunga scena in cui si prediligono soprattutto momenti d’azione e non d’analisi dei personaggi o dei fatti e ciò, si può ben capire, fa sì che il lettore focalizzi di più la sua attenzione sulla scena.
Allo stesso tempo, il Manzoni, crea un po’ di suspense nel lettore nella misura in cui non inizia di getto a parlare di questo personaggio ma lo introduce lentamente sia attraverso il frate guardiano sia, e soprattutto, attraverso il barrociaio: ” La signora è una monaca; ma non è una monaca come le altre.Non è che sia la badessa né la priora; che anzi, a quel che dicono, è una delle più giovani: ma è della costola di Adamo; (…) lei può fare dell’alto e del basso nel monastero (…) ”.

MONACA DI MONZA: RIASSUNTO

Ciò senza dubbio c’incuriosisce non poco.

E a ciò si aggiunge un ambiente silenzioso e misterioso allo stesso tempo in cui si muove questa misteriosa donna tanto nominata e tanto ritenuta importante nonché “diversa”come detto sopra.
E’ in un angolo della stanza, dietro una finestra con delle grate, che per la prima volta nel romanzo appare la tanto famosa monaca di Monza.
Ed è proprio in questo momento, in cui la comparsa ha quasi il sapore di una sorpresa, che viene spontaneo al lettore l’accomunare i propri sentimenti a quelli di Lucia. Incertezza, timore, anche, ma soprattutto sorpresa colgono Lucia e di conseguenza, quindi, il lettore. Per di più il primo impatto che abbiamo con il personaggio è molto particolare e contribuisce ad accrescere le sensazioni sopra citate.
“Guardò da quella parte e vide una finestra di forma singolare, con due grosse e fitte grate di ferro distante l’una e l’altra un palmo e dietro quelle una monaca ritta”.

Tema sulla Monaca di Monza

MONACA DI MONZA: RITRATTO PSICOLOGICO

La monaca viene, quindi, messa in risalto visivamente in modo abbastanza marcato.
Non si può fare a meno di rimanere impressionati nell’atto di scorgere questa figura tanto inquietante.
Ed è adesso che il Manzoni si cimenta in modo del tutto evidente nella descrizione apparentemente solo fisica ma, in realtà, anche psichica. E’ adesso che ha inizio il tanto complesso ritratto che scaturisce da una progressione verticale di immagini, da un movimento di luci che, come dice il Mazzamuto, passando dall’alto verso il basso, scoprono i più notevoli dettagli plastico - visivi e psicologici – drammatici del personaggio.